Vedi COLCHESTER dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COLCHESTER (Camulodūnum; Καμουλόδουνον)
Città dell'Essex, la principale della Britannia romana. Fu fondata come colonia di veterani nel 49-50 d. C. sopra una bassa collina ad E dell'antica capitale e zecca del re belga Cunobellinus (iscr. Camul, Camu, Cam) e della prima stazione militare che si trovava sul luogo stesso o presso la città indigena. In Plinio (Nat. hist., ii, 187) e in un'iscrizione (C. I. L., xiv, 3955) si ha la forma Camalodunum. Quando fu distrutta da Boudicca (Boadicea) nel 61 (Tac., Ann., xiv, 31 ss.) la colonia era priva di mura. Le mura della città tuttora esistenti, le quali racchiudono un'area di circa 44 ettari, sono di datazione ancora incerta, ma le porte che rimangono, quella principale di O (Porta Balkerne) e la posterula di N-E (Duncan's Gate), sono pure del tipo imperiale più antico. Le strade principali della "scacchiera" erano la grande strada E-O, ora High Street, e quella che congiungeva le porte N e S, oggi rappresentata da North Hill e Head Street. A N di High Street, un poco a O del centro della città, le sostruzioni del gran tempio del Divus Claudius sono conservate nei sotterranei del Castello normanno. Sono state messe in luce alcune sezioni del muro settentrionale di recinzione di questo tempio, prima interrate nel vallo normanno. Il muro, almeno all'angolo N-E, è certo più tardo del tempio: non è ancora accertato se esso sia solamente il muro di recinzione del tempio oppure se sia anche il muro che racchiudeva il Foro. La fronte meridionale di tale recinto era ad archi e adorna di un rivestimento di diversi marmi esotici. Gli scavi hanno pure rimesso in luce molti pavimenti, sia a mosaico che a tessere uniformi, una bottega di vasaio, un caseggiato a N del tempio e, a E di questo, una camera sotterranea rettangolare connessa da un canale di fogna con la posterula: l'ipotesi che questa camera sia un mitreo, affacciata da alcuni, rimane assai dubbia. I bastioni furono aggiunti alle mura durante il Medioevo.
Il museo di antichità locali, che è comunale e sostenuto dall'Essex Archaeological Society, nel Castello, contiene una ricca collezione di materiali archeologici romani.
Bibl.: M. R. Hull, A Short Guide to Roman Colchester, Colchester 1947; I. A. Richmond, in Archaeological Journal, CIII, 1947, pp. 57-64; C. F. C. Hawkes-M. R. Hull, Camulodunum, Oxfod 1947.