COLDPLAY
Gruppo rock inglese. Vincitori di otto Grammy awards, si sono imposti sulla scena musicale internazionale coniugando le sonorità dell’alternative rock con testi fortemente introspettivi e spirituali.
La formazione composta dal cantante Chris Martin (n. 1977), dal bassista Guy Berryman (n. 1978), dal chitarrista Jonny Buckland (n. 1977) e dal batterista Will Champion (n. 1978) è nata nel 1997 a Londra e ha esordito sul mercato discografico con l’album Parachutes (2000), cui sono seguiti A rush of blood to the head (2002), il disco della consacrazione al livello internazionale, e X&Y (2005). Con il successivo Viva la vida or death and all his friends (2008) si è assistito a una parziale trasformazione: sotto la guida di Brian Eno, tra i produttori dell’album, le sonorità rarefatte dei primi lavori hanno lasciato spazio a un rock più energico e diretto, con vari richiami al pop e alla musica elettronica. La nuova tendenza ha caratterizzato anche il successivo Mylo Xyloto (2011), mentre con l’album Ghost stories (2014), segnato dalla fine della collaborazione con Eno e dalla conclusione della relazione sentimentale tra il leader del gruppo e l’attrice Gwyneth Paltrow, si è registrato un ritorno alle atmosfere dei primi lavori, più riflessivi e sofisticati.
La formazione si è distinta per il suo impegno sociale e politico a fianco di organizzazioni come Oxfam (lotta alla povertà, sviluppo sostenibile) e ClientEarth (difesa del-l’ambiente). Nel 2005 si è esibita a Londra nell’ambito della manifestazione benefica Live 8; il cantante Chris Martin, già impegnato in diversi progetti come solista, ha partecipato all’iniziativa Band Aid 20 (2004) in favore della popolazione del Darfur, e si è esibito accanto a Beyoncé (v.) durante la manifestazione Hope for Haiti now (2010). La caratteristica vocalità del cantante, il suo frequente uso della tecnica del falsetto, insieme alle riconoscibili sonorità minimaliste ed eteree, hanno determinato il successo della band, capace di evolversi abbracciando stili differenti e coniugando l’orecchiabilità del pop con le ricercatezze della musica elettronica, del rock psichedelico e del songwriting.