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colera

di Gabriella d'Ettorre - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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colera

Gabriella d'Ettorre

Malattia infettiva batterica che colpisce l'intestino

Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal bacillo Vibrio cholerae che trova il suo rifugio nell'intestino dell'uomo. In epoca moderna, il colera devastò nel 1816 l'Asia e l'Africa; nel 1835 si estese anche in Europa, colpendo l'Italia, dove si registrarono 32.000 morti in soli cinque mesi. Soltanto nel 1882 Robert Koch isolò il batterio del colera e osservò che l'acqua era la principale fonte di infezione

Caratteristiche del batterio

Il batterio Vibrio cholerae ha una struttura a bastoncello e quindi si chiama bacillo; si colora di rosso e pertanto è detto Gram negativo; inoltre può crescere sia in presenza di aria (è aerobio) sia in assenza di aria (è anaerobio), a seconda del luogo dove si trova: è perciò un batterio aerobio-anaerobio facoltativo. Questo dal punto di vista della classificazione.

Quali sono invece le vie di trasmissione e il tipo di malattia che causa? La prima via attraverso cui si può trasmettere l'infezione è l'uomo malato. Il vibrione del colera infatti viene eliminato con le feci. Il contagio indiretto invece avviene attraverso l'acqua, le bevande, i gelati, le verdure, dove il batterio si moltiplica molto facilmente. Quindi un uomo si può infettare per via oro-fecale (cioè attraverso un contatto bocca-feci), quando mangia cibi che sembrano buoni, ma che in realtà sono stati contaminati da feci contenenti il batterio.

Arrivato nell'intestino, il batterio causa danni

Il batterio, penetrato dalla bocca, supera lo stomaco sino ad arrivare nell'intestino. Questo è il luogo preferito dal batterio, dove si moltiplica e produce una tossina che causa danni all'uomo. Le tossine sono sostanze velenose prodotte da alcuni batteri, capaci da sole di arrecare danno all'uomo. La tossina del vibrione del colera, detta enterotossina, è responsabile della diarrea tipica di questa infezione.

Quando il vibrione del colera penetra nel nostro organismo, la diarrea è così violenta che si possono verificare sino da 50 a 100 scariche in un solo giorno. Come conseguenza, la persona malata perde l'acqua presente nel proprio corpo (da 7 a15 litri di liquidi al giorno) e i sali in essa disciolti, quali quelli di sodio e di potassio, indispensabili per fare lavorare bene i muscoli; per questo motivo le persone colpite da colera hanno dolori muscolari molto forti.

A peggiorare il quadro contribuisce il vomito, che sopraggiunge dopo qualche giorno.

Dopo la scomparsa di questi disturbi, il malato assume un particolare aspetto detto a mummia: pelle fredda e sudata con colorito spesso grigio, occhio infossato, palpebre semichiuse, naso affilato, labbra molto secche.

La persona colpita dal colera non perde mai i sensi, rimanendo sempre cosciente, e perciò in grado di capire cosa gli sta accadendo. Se non si inizia subito una cura giusta, nel giro di pochissimi giorni il malato può morire.

Cura e prevenzione

Il colera è un'infezione batterica: è quindi necessario combatterla utilizzando antibiotici che bloccano la moltiplicazione del batterio. Oltre alla terapia antibiotica, però, per aiutare la persona ammalata a recuperare l'acqua persa con la diarrea, è importante somministrare molti liquidi.

Esiste un vaccino, formato da vibrioni uccisi, che però non si è dimostrato efficace nel 100% dei casi e che ha una durata soltanto di alcuni mesi. Per questo motivo, quando si viaggia in luoghi non sicuri dal punto di vista igienico, per evitare di ammalarsi è importante bere solo acqua sigillata, mangiare cibi cotti (il bacillo è molto sensibile al calore) e lavarsi sempre le mani con cura.

Come si capisce che la diarrea è causata dal vibrione del colera?

Per diagnosticare il colera è necessario isolare il bacillo dalle feci in due modi: ponendo le feci in appropriati terreni (o sostanze) che fanno crescere il batterio; osservando al microscopio il campione di feci per riconoscere la tipica struttura a bastoncello del vibrione. Il secondo metodo è sicuramente il più rapido e permette di capire subito se la diarrea è causata dal vibrione del colera.

Vedi anche
Vibrio Genere di Batteri della famiglia delle Spirillacee (it. vibrione), con una trentina di specie, per lo più acquatiche, qualcuna parassita, come, per es., Vibrio cholerae, agente del colera (➔): hanno forma di corti bastoncini ricurvi, rigidi, mobili per mezzo di un unico flagello polare, e sono gram-negativi. ... Robert Koch Medico e batteriologo tedesco (Clausthal, Hannover, 1843 - Baden-Baden 1910). Svolse la maggior parte della sua attività a Berlino, come direttore dell'ufficio imperiale di igiene (1880) e poi come professore di igiene (1885) e direttore dell'istituto per le malattie infettive (1891). Aprì alla microbiologia ... igiene Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria dei singoli individui (igiene individuale o igiene privata) e delle popolazioni (igiene pubblica), ... vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato ...
Indice
  • 1 Caratteristiche del batterio
  • 2 Arrivato nell'intestino, il batterio causa danni
  • 3 Cura e prevenzione
  • 4 Come si capisce che la diarrea è causata dal vibrione del colera?
Categorie
  • PATOLOGIA in Medicina
Altri risultati per colera
  • colera
    Dizionario di Medicina (2010)
    Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione, Vibrio cholerae asiaticae, di cui esistono vari tipi immunologicamente differenziabili. Clinica Il c. è caratterizzato da violente scariche diarroiche (liquide, scolorate, con fiocchi bianco-giallastri di muco), vomito, crampi ...
  • colera
    Enciclopedia on line
    Malattia infettiva acuta, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae). Nella diffusione sono importanti i portatori, individui sani o guariti che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, i vibrioni per mesi e anni. I vibrioni ingeriti raggiungono l’intestino dopo aver attraversato lo ...
  • Colera
    Universo del Corpo (1999)
    Augusto Panà Riccardo De Sanctis Il colera è una malattia infettiva acuta, caratterizzata da violente scariche diarroiche, vomito, crampi muscolari, e infine eventuale collasso cardiocircolatorio, causata da un batterio di forma allungata e ricurva classificato come vibrione (Vibrio cholerae). La ...
  • COLERA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Si può ritenere dimostrato che le misure profilattiche adottate dall'organizzazione sanitaria mondiale abbiano notevolmente ridotto il pericolo di gravi diffusioni della malattia ed il terrore ad essa legato. Dal 1925 non più epidemie coleriche in Europa ad eccezione di un piccolo episodio, nel 1943, ...
  • COLERA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Questo termine fu adoperato fino dai tempi d'Ippocrate per designare una diarrea paragonabile a doccia violenta che sgorghi da un rubinetto; ma la parola copriva diverse infezioni intestinali, raggruppate poi clinicamente col nome di Cholera nostras, aventi una sintomatologia affine a quella del colera ...
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Vocabolario
colèra
colera colèra s. m. (ant. cholèra, còlera e chòlera, f. e m.) [dal lat. cholĕra, gr. χολέρα, femm.], invar. – 1. Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae, impropriam. noto come «bacillo...
colèrico
colerico colèrico agg. [dal lat. cholerĭcus, gr. χολερικός] (pl. m. -ci). – 1. Di colera, proprio del colera: epidemia c.; febbre colerica. 2. s. m. (f. -a) Persona affetta da colera (più com. coleroso).
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