colesterolo
Molecola di fondamentale importanza biologica in quanto è un costituente di membrane e guaine ed è precursore di numerose sostanze organiche. Chimicamente, è costituito da quattro anelli di atomi di carbonio e da una coda alifatica. La sua struttura comprende quindi il nucleo del ciclopentanoperidrofenantrene con i suoi quattro anelli, un ossidrile in posizione C-3, un doppio legame tra C-5 e C-6, una catena idrocarburica ramificata a 8 atomi di carbonio nella posizione C-17, e due gruppi metilici nelle posizioni C-10 e C-13. La struttura generale è la stessa degli acidi biliari, degli ormoni steroidei gonadici e surrenali, e della vitamina D, tutte sostanze che hanno nel colesterolo il loro precursore. La sua solubilità in acqua è molto bassa, e ancora minore è quella dei prodotti della sua esterificazione con un acido grasso a catena lunga, che ne aumenta infatti il carattere idrofobico. In circolo, il colesterolo si trova per ca. il 30% come tale (colesterolo libero), e per il restante 70% in forma esterificata. La presenza nel plasma di quantità elevate di colesterolo è resa possibile dal fatto che si trova in complesso con le lipoproteine, che costituiscono un sistema in grado di trasportare queste molecole idrofobiche in un mezzo acquoso come il plasma e di rifornire gli specifici tessuti in cui esse sono necessarie. Il colesterolo è costituente di tutte le membrane cellulari degli organismi animali, di gran parte di quelle intracellulari, nonché delle guaine mieliniche dei neuroni centrali e periferici. Il colesterolo inoltre è, come già detto, il diretto precursore degli acidi biliari e di numerosi composti steroidei di natura ormonale o vitaminica. Gli ormoni steroidei vengono prodotti, a partire dal colesterolo non esterificato, a livello delle gonadi e della corteccia surrenale. Nell’organismo vi sono ca. 60 g di colesterolo, i 2/3 dei quali si trovano in un pool relativamente stabile costituito da cute, tessuto adiposo e tessuto muscolare; il restante terzo costituisce un pool relativamente più mobile, che circola attraverso il fegato. Il meccanismo primario per l’allontanamento del colesterolo dal fegato è la sua trasformazione in acidi biliari a opera della 7α-colesterolo idrossilasi. L’ipercolesterolemia può essere oggi considerata il più importante fattore di rischio coronarico e di altre complicanze d’organo dell’arteriosclerosi. I dati epidemiologici al riguardo sono pressoché univoci. I livelli medi di colesterolemia sono significativamente correlati con l’incidenza di coronaropatie, e ciò sia nel confronto tra popolazioni diverse sia all’interno di una medesima popolazione. L’andamento del rischio legato a questa variabile è inizialmente lineare e tende poi a divenire esponenziale. Una correlazione simile a quella che si osserva tra colesterolemia e incidenza di cardiopatia coronarica è rilevabile anche tra consumo di grassi saturi (che è uno dei maggiori determinanti della colesterolemia) e la stessa incidenza. (*)
→ Alimentazione. Patologie connesse con l’alimentazione; Cellula. Fisiologia e patologia della cellula