Storico, critico e teorico dell'architettura britannico (Rotherham 1920 - Washington 1999), naturalizzato statunitense nel 1985. Iniziati gli studi presso la Liverpool school of architecture nel 1939, li ha completati solo dopo la guerra, avviando la sua attività di docente. Ha conseguito il Master of art studiando con R. Wittkower presso il Warburg Institute di Londra (1948), e il Master of architecture presso la Cambridge University (1958). Nel 1952, trasferitosi negli Stati Uniti, ha studiato per un breve periodo a Yale. Nel 1954 ha insegnato presso la University of Texas di Austin, dove, insieme a B. Hoesli, J. Hejduk e W. Seligmann ha fatto parte di un attivo gruppo di storici e critici dell'architettura, noti come Texas rangers. Dal 1962 la sua attività didattica lo ha portato presso la Cornell University (Ithaca), dove è stato Andrew Dickson White professor of architecture dal 1985 fino al pensionamento (1990). Ha ricevuto numerose onorificenze (Henry Adams medal and citation, ACSA-AIA distinguished teaching award, medaglia d'oro del Royal institute of British architects). Fra i massimi critici e teorici dell'architettura, è stato uno dei personaggi più influenti sulla scena angloamericana, tanto da condizionarne le vicende, soprattutto negli anni Settanta. Il suo libro più noto, Collage city (in collab. con F. Koetter, 1978), che propone una visione progettuale particolarmente attenta al recupero del disegno storico della città, è considerato fra i testi più significativi per la cultura statunitense. Ad altri saggi (Transparenz, 1968; The mathematics of the ideal villa, 1976; The architecture of good intentions, 1994) si affiancano numerosi interventi critici sui principali periodici d'arte e architettura.