COLIVA (gr. κόλυβα, d'ignota etimologia)
Così si chiama nell'uso liturgico bizantino una specie di dolce, composto di grano cotto, uva passita e zucchero, sul quale è raffigurata con confetti o marmellata una croce. Nel mezzo s'infigge un cero acceso. Il cero è simbolo dell'anima immortale; il grano, del corpo umano che deve risuscitare gloriosamente. Questo dolce vien offerto in chiesa e benedetto mentre si celebra il piccolo servizio funebre detto trisagio necrosimo, in slavo e rumeno parastas (παράστασις). Il sacerdote ne riceve una parte, gli assistenti si dividono il resto.