collaterale
. L'occorrenza di c. ci conduce a Cv IV XVII 7; in questo luogo vengono spiegati i versi 86-87 della canzone Le dolci rime, dove si definisce la virtù come un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente. Dice il passo del Convivio: E ciascuna di queste vertudi ha due inimici collaterali, cioè vizi, uno in troppo e un altro in poco; la virtù dunque viene a costituire, per l'uomo, la capacità di scegliere costantemente tra i due vizi che dai due lati la insidiano, l'eccesso e il difetto.