collaterale
s. m. – Bene reale o finanziario concesso in garanzia del puntuale pagamento di un debito. Se alla scadenza, il debitore non è in grado di pagare quanto previsto, il creditore può rivalersi sul bene, per es. vendendolo, e utilizzando tutto o parte del ricavato per soddisfare il suo credito. Vi sono diverse tipologie di collateral constraints (vincoli di garanzia). Un c. molto diffuso è costituito da immobile di abitazione civile o di tipo commerciale o industriale. Quando esso viene acquistato da singoli cittadini o da imprese, larga parte del denaro necessario è fornito in prestito da una banca o altra società finanziaria sotto forma di mutuo ipotecario, il cui regolare ammortamento, del capitale e degli interessi, è garantito da ipoteca sull’immobile. Nel caso in cui il debitore risulti insolvente, ovvero non sia in grado di pagare alla scadenza una o più rate, il creditore può chiedere all’autorità giudiziaria di vendere all’asta l’immobile, prelevando poi dalla vendita l’intero valore del debito residuo alla data dell’insolvenza. Altro esempio di c. è costituito dai titoli azionari. Spesso esso viene acquistato, da chi intende speculare su un rialzo dei prezzi del titolo, con denaro preso a prestito e con la garanzia rappresentata proprio dal titolo stesso. In un sistema creditizio ben funzionante il ruolo del c. dovrebbe essere solo accessorio rispetto alla primaria garanzia. Questa dovrebbe essere rappresentata dalla capacità del debitore di ripagare il debito utilizzando i propri redditi futuri, derivanti da attività imprenditoriali o da lavoro professionale, autonomo o dipendente, anziché dalla liquidazione del collaterale. Debitori privi di questa credibilità sono detti subprime (v.) e un credito concesso a uno di loro si basa esclusivamente o prevalentemente sul collaterale. Se la percentuale di debitori subprime supera una determinata soglia, si innesca il rischio che molti c. debbano essere contemporaneamente posti sul mercato. Ciò potrebbe comportare un crollo improvviso dei loro prezzi e compromettere la capacità di recuperare il credito. Un sistema creditizio fortemente basato su c. a garanzia di crediti subprime è, dunque, un sistema poco affidabile. La situazione diventa ancora più pericolosa se si instaura un circolo vizioso, ovvero se l’acquisto del c. avviene esclusivamente o prevalentemente per motivazioni speculative legate alla prospettiva di un rapido e significativo rialzo dei prezzi del c. stesso. Tale rialzo potrebbe essere indotto proprio da una domanda artificialmente alta per effetto della facilità di accesso al credito garantito dal c. medesimo. Questo meccanismo ha alimentato le bolle speculative azionarie o immobiliari nel corso della storia, generando poi gravissime crisi quando la bolla si è sgonfiata (per es. quella del 2008). C. vengono anche usati per garantire la corretta esecuzione di transazioni commerciali o di alcune obbligazioni contrattuali.