collega
. Unica occorrenza in Pd XI 119, dove si dice di s. Domenico che fu degno / collega [di s. Francesco]... a mantener la barca / di Pietro in alto mar per dritto segno. Già Benvenuto commentava esattamente: " socius in officio dirigendi Ecclesiam ", senza tuttavia soffermarsi sul valore etimologico del termine (collega, da cum e lego, " scelgo assieme "), che invece bene coglie il Sapegno il quale, riferendosi evidentemente ai versi 28-36 dello stesso canto, spiega il sostantivo come " compagno eletto da Dio "; s. Domenico, infatti, fu scelto con s. Francesco dalla Provvidenza divina, che due principi ordinò in ... favore della Chiesa, perché essa andasse ver' lo suo diletto / ... in sé sicura e anche a lui più fida (vv. 31, 34).
C'è chi vede una seconda occorrenza del sostantivo in Pd VI 45, ove però collegi è plurale di ‛ collegio ' (v.), e vale, come dimostra la sua unione con principi, " communitates " (Benvenuto), " repubbliche o stati in genere " (Parodi, Lingua 279); meglio, " stati retti da un governo collegiale " (Sapegno).