collegale
agg. Da collega.
• può succedere che un tribunale stigmatizzi l’operato di un marito, Giacomo, per via di un’amicizia con una collega di lavoro perché «… anche se non si sostanzi in un adulterio, comporti comunque offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge». […] «Se ami qualcuno lascialo libero», lo sento ripetere da secoli. Ma, evidentemente, pochi ascoltano. C’è da chiedersi se la sentenza sarebbe stata la stessa se lui, il colpevole di adulterio bianco, avesse intrattenuto la stessa amicizia, come dire, collegale, con un uomo. (Mina, Stampa, 21 giugno 2009, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. e f. collega con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.