Collo
Il collo (v. il capitolo Collo) costituisce la parte superiore e ristretta del tronco, su cui si articola e si muove la testa, che esso unisce al torace. Nel collo si distinguono una sezione posteriore, la nuca, formata da robusti muscoli, e una sezione anteriore, che contiene diversi organi, vasi sanguigni e nervi. L'impalcatura scheletrica è costituita dal tratto cervicale della colonna vertebrale, composto da sette vertebre, il movimento delle quali consente di ruotare, estendere e flettere la testa. Lateralmente e simmetricamente alla colonna si trovano i due fasci vascolonervosi del collo, formati dalle arterie carotidi, dalle vene giugulari e dai nervi vaghi. Gli organi presenti nel collo fanno parte principalmente dei sistemi respiratorio (faringe, laringe, porzione cervicale della trachea) e digerente (faringe, porzione cervicale dell'esofago); vi sono inoltre due importanti ghiandole: il timo e la tiroide.
di Patrizia Vernole
Solo nei Vertebrati si osserva la comparsa di un collo vero e proprio. Nella maggior parte dei Tetrapodi il collo serve alla motilità del capo, permette l'orientamento nello spazio, consente di afferrare il cibo e facilita la difesa e l'attacco. In alcuni casi può avere importanza anche per l'equilibrio dell'animale; per es. nei cavalli, dove il collo, insieme alla testa, costituisce una sorta di bilanciere, muovendo il quale l'animale può spostare il centro di gravità a seconda dell'andatura.La lunghezza del collo varia nelle diverse specie a seconda del numero delle vertebre cervicali, e più queste sono numerose maggiore è la mobilità del capo. In alcuni Rettili fossili (per es. nei Dinosauri) il numero delle vertebre cervicali era elevatissimo: 44 nel Muraenosaurus e 76 nell'elasmosauro. Nei Rettili viventi in genere le vertebre cervicali sono 8-9, negli Uccelli 11-25, nei Mammiferi invece, nonostante nelle varie specie il collo abbia dimensioni molto diverse, il numero delle vertebre cervicali è di 7, tranne poche eccezioni. Nei Cetacei la regione cervicale è quasi indistinguibile, essendo le prime vertebre ridotte a dischi sottili, parzialmente o completamente fusi tra di loro; probabilmente ciò è dovuto alla necessità che una testa molto pesante sia ben sostenuta dalla colonna quando fende l'acqua durante i movimenti dell'animale. Nella specie umana, il collo ha forma di tronco di cono, con sezione rotonda in alto e ovale e più larga in basso. Notevoli variazioni sono dovute soprattutto al diverso sviluppo dei muscoli: negli individui longilinei, con scarso sviluppo muscolare, il collo è lungo, mentre negli individui brevilinei e in genere con forte sviluppo muscolare il collo è corto e tozzo. Altre variazioni dipendono dalla presenza di tessuto adiposo sottocutaneo. Deformazioni sono dovute a patologie degli organi contenuti nel collo: l'esempio più tipico è costituito dal gozzo, che compare per l'abnorme ingrossamento della tiroide.
di Patrizia Vernole
Negli embrioni oloblastici (quelli in cui dopo la fecondazione si verifica una segmentazione totale), nel corso della neurulazione, cioè dello stadio di sviluppo embrionale nel quale la placca neurale si rende evidente e si trasforma in tubo neurale, la forma dell'embrione, fino a quella fase grossolanamente sferica, si allunga, rendendo possibile distinguere la regione della futura testa e la gemma caudale all'altra estremità. Un ulteriore allungamento della regione della testa porta, tra la quarta e la quinta settimana di gestazione, alla differenziazione della regione branchiale. Negli embrioni umani, come in altri Mammiferi, la prima divisione tra testa e tronco è costituita da una convessità sul lato dorsale, definita curvatura nucale, che ha il suo apice nel tubercolo nucale; sul lato ventrale, in questo stadio, la regione branchiale che appartiene alla testa è separata dalla regione cardiaca soltanto da un solco profondo. Negli stadi successivi, in seguito all'allungamento dell'embrione, il capo si raddrizza e si allontana dalla regione cardiaca; fra le due zone si forma una nuova regione, costituita in parte dall'arco ioideo; in questo modo si origina la parte ventrale del collo e, contemporaneamente, la zona posteriore al tubercolo nucale dà origine alla nuca.
(Red.)
Le malformazioni congenite del collo comprendono, fra le altre, cisti, fistole, costa cervicale, sindrome di Klippel-Feil, torcicollo congenito. Le cisti derivano dai primitivi abbozzi embrionali degli archi branchiali; sono costituite da tessuto connettivo fibroso rivestito da cellule epiteliali, talora con peli e ghiandole sebacee; si rendono evidenti dopo il decimo anno di età come una tumefazione della dimensione di un cece o di una noce, seguita dall'apertura di un tramite fistoloso da cui fuoriesce una scarsa secrezione purulenta o sierosa. La costa cervicale è determinata dalla presenza di coste soprannumerarie a livello della settima vertebra cervicale; può essere asintomatica o dar luogo a disturbi vascolari o nervosi, per compressione rispettivamente dei vasi succlavi e del plesso brachiale. La sindrome di Klippel-Feil consiste nell'agenesia di una o più vertebre cervicali, con conseguente brevità del collo, che può arrivare fin quasi a mancare.Per torcicollo si intende un atteggiamento vizioso del capo dovuto a contrattura dei muscoli del collo o a lesioni delle vertebre cervicali. Si distinguono una forma congenita e una forma acquisita: la prima è presente alla nascita come conseguenza di malformazione o di lesione da parto; il torcicollo acquisito può comparire transitoriamente nelle mialgie reumatiche di un solo muscolo (principalmente lo sternocleidomastoideo) o di un gruppo di muscoli, oppure manifestarsi in forma di spasmo (torcicollo spastico) come fenomeno di malattie nervose del sistema extrapiramidale.Frequenti infiammazioni acute del collo sono le adeniti, i foruncoli e i favi della nuca.I tumori possono interessare tutti i tessuti e gli organi del collo. Fra quelli benigni, importante è il lipoma, sia circoscritto, in forma di voluminosa tumefazione nucale, sia diffuso, con aumento di volume pressoché totale del collo (collo grasso o di Madelung).
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