collusione
Accordo tra concorrenti volto ad attenuare la loro rivalità e mantenere prezzi di vendita artificialmente elevati. ● La c. è massima quando la rivalità è completamente soppressa, per es. quando i competitors si accordano sui prezzi di vendita e sulle quantità che ciascuno è autorizzato a produrre, quando si ripartiscono i clienti o si suddividono i mercati geografici. Perché ci sia c., tuttavia, è sufficiente che la rivalità sia in qualche modo ridotta, per es. quando i concorrenti si accordano sugli aumenti percentuali dei prezzi, sul mantenere stabile il rapporto tra i prezzi di prodotti non perfettamente sostituti, sull’utilizzare una formula prefissata per il calcolo dei prezzi, sull’eliminare gli sconti, sull’evitare la pubblicità, sul togliere alcuni prodotti a basso prezzo dal mercato, sull’utilizzare un prezzo base comune come inizio di ogni negoziazione.
La c. di qualsiasi grado e forma è vietata dalle normative a tutela della concorrenza; essa configura, anzi, la violazione più grave fra quelle normalmente previste, poiché non ha alcuna giustificazione in termini di efficienza. Esiste al riguardo un contrasto fra l’impostazione economica, secondo la quale ciò che è vietato è un risultato di mercato, per es. prezzi artificialmente elevati, e quella giuridica, secondo la quale ciò che è vietato è uno specifico comportamento e, in particolare, l’aver posto in essere un accordo collusivo. Dal punto di vista giuridico, il fatto che l’accordo conduca o meno a prezzi artificialmente elevati non ha rilievo sulla sostanza della violazione, ma può in alcuni casi essere considerato come una circostanza attenuante e condurre a una sanzione più modesta. Vietare un comportamento è una soluzione preferibile all’introduzione di un divieto di un risultato di mercato: in tal caso, infatti, le imprese avrebbero molta difficoltà a rispettare la legge, potendo tale risultato emergere autonomamente dall’operare dei meccanismi di mercato, indipendentemente cioè dalla consapevole violazione di una norma.
Anche se vietata e sanzionata gravemente, la c. è generalmente difficile da scoprire. Questo dipende dal fatto che la c. è segreta e spesso estesa a tutte le imprese del settore, ragione per cui i clienti difficilmente se ne accorgono. Proprio per questo motivo negli ultimi decenni sono stati sviluppati meccanismi incentivanti, i cosiddetti programmi di clemenza, volti a garantire una riduzione della sanzione, e in alcuni casi l’immunità totale, alle imprese che collaborano con le autorità antitrust nell’attività di repressione dei cartelli segreti. Come conseguenza, il numero dei cartelli scoperti e sanzionati è significativamente aumentato, sia a livello nazionale sia comunitario.