Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza e a predicare. Bandito da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. Il culto fu riconosciuto da Gregorio XIII; festa, 31 luglio. Lasciò una raccolta di epistole, assai notevoli per il forte impegno linguistico, che ne fa uno dei testi più interessanti del Trecento, e ancor più per la fisionomia dell'esperienza mistica che esse riflettono, un'esperienza drammatica nata da prove molteplici, ricche di varie sfumature umane e sociali.