colorare
. " Dar colore ": lo sguardo mio... lo smarrito volto, / com'amor vuol, così le colorava (Pg XIX 15), dava cioè al volto della femmina balba, detta prima di colore scialba (v. 9), la tinta propria dell'amore (per la quale v. Vn XIX 11 e XXVI 1, e la voce COLORE).
Estensivamente vale " dipingere ", o meglio " completare con i colori " un disegno abbozzato, e quindi definire e precisare un precedente accenno: Per te poeta fui, per te cristiano: / ma perché veggi mei ciò ch'io disegno, / a colorare stenderò la mano (Pg XXII 75).
Al participio passato, con la funzione di aggettivo e anche in posizione predicativa, " dotato di un certo colore ": la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori colorate (Cv I XI 3); la stella ne pare colorata (III IX 13); colorata come foco, rossa in viso (Pg XXXIII 9); e anche in Cv III III 9, VII 4, If X 86.