comete
Palle di neve venute dallo spazio
Le comete sono corpi celesti che trascorrono la maggior parte dell'esistenza ai confini del Sistema Solare. Quando si avvicinano al Sole, parte del ghiaccio che le compone si trasforma in vapore e assumono una caratteristica forma allungata, con una chioma e una coda. La conoscenza delle sostanze di cui sono fatte potrebbe aiutare gli astronomi a comprendere come è comparsa la vita sulla Terra
Cosa sono le stelle comete, quelle straordinarie apparizioni che da sempre affascinano gli uomini in ogni parte del nostro pianeta? Non si tratta di stelle stravaganti come qualcuno un tempo credeva: gli astronomi oggi preferiscono paragonarle a gigantesche palle di neve sporca.
In genere le comete non superano qualche chilometro di diametro. Si formano ai confini del nostro Sistema Solare, molto oltre il pianeta Plutone, dove esistono grandi nubi di gas, polvere e ghiaccio.
La materia che talvolta si stacca da queste nubi, attratta dal Sole, comincia a scaldarsi e a evaporare; intorno al nucleo iniziale si osserva quindi una zona più chiara, la chioma, che può anche raggiungere le dimensioni di centinaia di migliaia di chilometri. La chioma assomiglia un po' all'atmosfera di certi pianeti, anche se in realtà si disperde e si riforma continuamente perché il ghiaccio che compone il nucleo sublima, cioè passa direttamente dallo stato solido a quello di vapore.
Man mano che la cometa si avvicina al Sole si forma, in direzione opposta, la sua coda, fatta da getti di polvere e gas. La coda della cometa è sempre rivolta in direzione opposta al Sole, anche quando la cometa se ne sta allontanando. Il suo orientamento, infatti, dipende dal vento solare, un flusso di particelle emesso di continuo a una velocità di 400 km/s dalla corona solare.
Le comete si distaccano dalla cosiddetta nube di Oort, una specie di guscio che si trova oltre le orbite dei pianeti e dove si trovano probabilmente fin dalla nascita del Sistema Solare.
Quando si allontanano dalla nube di Oort, le comete si muovono su orbite ellittiche attorno al Sole. Le comete a breve periodo fanno una rivoluzione completa intorno alla nostra stella in meno di 200 anni e hanno orbite solitamente interne all'orbita del pianeta Nettuno. Le comete a lungo periodo impiegano invece più di 200 anni per fare una rivoluzione completa (a volte ci mettono addirittura milioni di anni) e si spingono molto più lontano dal Sole dei pianeti più esterni del nostro Sistema Solare.
La cometa a breve periodo più conosciuta è la cometa di Halley, che passa vicino alla Terra ogni 76 anni. Il suo nome deriva da Edmund Halley, l'astronomo inglese che la scoprì fra il 17° e il 18° secolo.
Ogni volta che il nucleo di una cometa passa vicino al Sole diventa sempre più piccolo, perché parte del materiale che lo compone si disperde nello spazio interplanetario. Alla fine rimangono solamente grani troppo pesanti per essere dispersi nello spazio e il ghiaccio non può trasformarsi in vapore, così la cometa non ha più né chioma, né coda.
Gli astronomi cercano di scoprire ciò che racchiudono le comete, oltre al ghiaccio e alla polvere, perché questo potrebbe aiutarli a capire da cosa si è formato il Sistema Solare e, forse, come è nata la vita sulla Terra. Grazie ai dati già raccolti da alcune missioni spaziali (spazio, esplorazione dello), i ricercatori sanno che i nuclei delle comete contengono composti formati da molecole organiche complesse, ricche di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto, elementi fondamentali per la vita. Secondo alcuni studiosi le prime molecole organiche, da cui poi si è formata la vita, sono state trasportate sulla Terra proprio da un'intensa 'pioggia' di comete, poco dopo la formazione del nostro pianeta. Per ora è solo un'ipotesi, non da tutti condivisa, e solo le missioni spaziali potranno confermarla o smentirla.