Basilea, comitato di
Comitato per la vigilanza bancaria, spesso denomitato CB. Fu creato nel 1974 dalle banche centrali appartenenti al Gruppo dei 10 (G 10; ➔ G 20), a seguito della crisi determinata dal fallimento della banca tedesca Herstatt. Tale episodio, che metteva in evidenza i rischi di contagio derivanti dai rapporti di credito e debito fra banche attive a livello internazionale, portò alla creazione del CB come forum permanente di coordinamento delle politiche di vigilanza prudenziale sulle banche. Ospitato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali a Basilea, il CB è cresciuto di dimensione e importanza nel tempo, raggiungendo accordi internazionali (➔ Basilea, accordi di), miranti a rafforzare e ad armonizzare i requisiti di capitale e prudenziali delle banche a livello internazionale. Composto tradizionalmente da banchieri centrali e autorità di vigilanza dei Paesi del G10, esso comprende anche alcuni Paesi che, pur con una modesta estensione territoriale, includono tuttavia mercati di capitali di rilevanza internazionale (Lussemburgo, Hong Kong e Singapore). Nel 2011, per decisione del G 20, il comitato di B. ha esteso la partecipazione ai principali Paesi emergenti. Le sue deliberazioni non hanno direttamente forza di legge nei Paesi partecipanti, ma piuttosto natura di accordi fra autorità di vigilanza nazionali. Nell’Unione Europea, tali decisioni divengono operative una volta trasposte in legislazione comunitaria attraverso apposite direttive. Tradizionalmente, le linee guida concordate nel comitato di B. sono state adottate su base volontaria anche dai Paesi non rappresentati nel comitato, diventando così veri e propri standard a livello globale.