commisurare (commensurare)
In Cv I X 2 la esperienza... onde le cose usate e servate sono e nel processo e nel fine commisurate, sembra che il verbo valga non solo " giudicare " (" le si giudica sia nel loro procedere sia nel loro risultato finale ", Chiappelli) ma anche " confrontare " (una cosa con l'altra, in base al modo in cui esse avvengono e alla loro conclusione). In Pd VI 118 nel commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia (i beati son lieti che le loro ricompense siano adeguate ai loro meriti), non è improbabile che il vocabolo appaia in tale forma latineggiante perché posto in bocca all'imperatore Giustiniano, in tutto il discorso del quale si sente un solenne accento di oratoria classica.