COMMODULATIO
È vocabolo adoperato soltanto da Vitruvio e una sola volta: iii, I, i, "proportio est ratae partis membrorum in omni opere totiusque commodulatio". Risente del suo valore etimologico di traslazione dal greco syn + metros e quindi vale "simmetria" "commisurazione" nell'uso del modulo nelle singole parti dell'edificio e nel complesso dell'edificio stesso. Ma è difficile dire, dato che il passo è unico, se questo termine è obbligatorio quando si vuole esprimere la simmetria delle parti e del tutto o se, invece, sia sinonimo intercambiabile di convenientia, congruentia e simili.
Si potrebbe formulare l'ipotesi che il termine volesse riferirsi al caso - non frequente, ma documentato - di differenti moduli tra le parti e il tutto.