Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale
Il Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale (Comesa) ha le sue origini negli anni Sessanta, in un periodo contraddistinto da un clima di ottimismo favorito dal processo di decolonizzazione e post-indipendenza che caratterizzava il continente africano. L’ideologia diffusa del panafricanismo e del comune destino di autosufficienza, che avrebbe dovuto garantire il futuro politico ed economico dei paesi dell’area, aveva infatti portato la Commissione economica per l’Africa delle Nazioni Unite a promuovere la creazione di una più stretta cooperazione economica regionale.
Nel 1965 una riunione ministeriale tenuta a Lusaka (Zambia) pose le basi per la creazione dell’organizzazione. Nel 1978 i ministri del commercio, delle finanze e della pianificazione dei paesi interessati redassero la dichiarazione di intenti a tale scopo e, nel 1981, i capi di stato e di governo degli stati africani orientali e meridionali firmarono il trattato per la creazione di un’area di scambio preferenziale. Quindi, nel 1994, venne ratificato a Lilongwe (Malawi) il Trattato che istituisce il Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale. L’organizzazione, attualmente formata da 19 membri, si pone l’obiettivo di conseguire un progresso economico e sociale sostenibile in tutti i paesi membri, tramite la cooperazione in campo economico, commerciale e finanziario. Particolare rilievo è dato al settore commerciale e delle politiche economiche, ma i rapporti di collaborazione si estendono anche ai settori dei trasporti, delle comunicazioni, dell’informazione e delle nuove tecnologie, intesi come mezzi tramite cui migliorare il benessere degli abitanti della regione e conseguire una crescita economica sostenuta. Allo stesso tempo, nell’ambito del Comesa i paesi sono impegnati a trovare soluzioni congiunte nell’affrontare le sfide poste dallo sviluppo industriale e agricolo, l’energia, l’ambiente e la gestione delle risorse naturali. Infine, in campo sociale, l’organizzazione promuove un miglioramento dell’istruzione e dell’uguaglianza di genere. I valori comuni su cui si basa la cooperazione all’interno del Comesa sono l’uguaglianza e l’interdipendenza di tutti i paesi membri, la solidarietà, la non aggressione e la risoluzione pacifica delle controversie, la promozione dei diritti umani e della democratizzazione, il mantenimento della pace e della stabilità regionale, quale base imprescindibile per l’integrazione. I membri fondatori del Trattato del 1981 sono 16 e, nel corso degli anni, Egitto, Eritrea, Libia, Seychelles, Lesotho, Mozambico, Namibia e Tanzania vi hanno aderito. Tuttavia, gli ultimi quattro paesi menzionati e l’Angola, membro fondatore, hanno poi lasciato l’organizzazione.
L’Autorità del Comesa, composta da tutti i capi di stato e di governo dei paesi membri dell’organizzazione, ne è l’organo supremo di indirizzo politico. Essa è responsabile per la direzione generale delle politiche e per il controllo delle funzioni esecutive. L’Autorità si riunisce una volta all’anno, ma sono possibili delle sedute straordinarie, su richiesta di uno dei paesi membri e successivo parere positivo di almeno un terzo dei medesimi. Le decisioni vengono generalmente prese per consensus. Accanto all’Autorità vi sono diversi consigli dei ministri, che si riuniscono per stabilire le politiche da seguire nei diversi settori di competenza.
Nel Centro Comesa, quartier generale dell’organizzazione con sede a Lusaka, vi è anche il Segretariato. Quest’ultimo coordina le varie attività esecutive del Comesa e si avvale di 12 diversi comitati tecnici, che si occupano di: programmi, gestione delle finanze, infrastrutture, commercio e politica economica, amministrazione, genere e diritti delle donne, bilancio, pubbliche relazioni, cambiamenti climatici, informazione, affari giuridici e istituzionali, promozione degli investimenti e sviluppo del settore privato. I primi due dipartimenti sono affidati ai due assistenti del segretario generale. Questi è nominato dall’Autorità e resta in carica per cinque anni, con la possibilità di ricoprire al massimo un secondo mandato. Lo staff del Segretariato ha altre tre sedi distaccate, al Cairo, a Bruxelles e ad Addis Abeba.
Secondo il Trattato istitutivo, il Comesa ha istituito anche una propria Corte di giustizia e una Commissione dei governatori delle banche centrali dei paesi membri, con il compito di coordinarne le politiche economiche.
Burundi, Comore, Congo (Repubblica Democratica), Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Kenya, Libia, Madagascar, Malawi, Maurizio, Ruanda, Seychelles, Sudan, Swaziland, Uganda, Zambia, Zimbabwe.