COMMUTATORE (fr. commutateur; sp. commutador; ted. Kommutator, Umschalter; ingl. commutator, switch)
Nelle macchine a corrente continua si chiama così il complesso del collettore e delle spazzole; ha l'ufficio di mandare nel circuito esterno sempre nello stesso senso la corrente prodotta nell'indotto, di per sé alternata, fungendo l'una spazzola da polo positivo e l'altra da polo negativo. Le spazzole passano dal contatto con una lamella del collettore al contatto con la successiva teoricamente nell'istante in cui avviene l'inversione del senso della corrente, per cui ricevono costantemente la corrente nella stessa direzione. Praticamente vanno spostate un po' da questa posizione per evitare o ridurre al minimo lo scintillio tra spazzole e collettore (v. dinamo-elettriche, macchine).
Commutatore è anche quell'apparecchio elettrico che serve per invertire il senso della corrente in un circuito, ovvero per deviare la corrente da un circuito in altri. Dei commutatori invertitori si hanno svariati tipi: 1. a spina o a pozzetti di mercurio, per deboli correnti a uso di laboratorio; i primi costituiti generalmente da quattro blocchi d'ottone (fig. 1), collegati con la sorgente d'elettricità e il circuito di lavoro; s'inverte il senso della corrente scambiando di posto due spine d'ottone che s'inseriscono tra due blocchi vicini in guisa da collegare in ogni caso i due capi del circuito di lavoro con i due poli della sorgente; i secondi sono analoghi a quelli a spina, essendo sostituiti ai blocchi altrettanti pozzetti di mercurio, nei quali pescano rispettivamente i conduttori collegati alla sorgente e i capi del circuito, e alle spine dei cavalieri, di filo grosso di rame, che s'immergono nei pozzetti costituendo i collegamenti; 2. a frizione, costituiti da due aste di rame le quali si fanno ruotare, mantenendole parallele, intorno a pernî collegati con i due poli della sorgente di elettricità; le due aste possono portarsi in contatto con due dei tre bottoni metallici rappresentati in fig. 2, e collegati con i due capi del circuito: spostando la leva sui due contatti a destra o sui due contatti a sinistra si ottiene l'inversione nel circuito della corrente; 3. a leva, per correnti intense, costituito da due leve di rame, come in fig. 3, girevoli intorno ai punti C e D, ai quali fanno capo i fili provenienti dalla sorgente, e che possono portarsi entro molle di contatto in corrispondenza dei punti A e B o dei punti E e F; con le molle A e B o E e F sono collegati i capi del circuito: dette molle sono poi collegate insieme diagonalmente. Con tale disposizione, portando le leve sui contatti A e B o E e F, s'inverte nel circuito il senso della corrente; 4. a settori, per voltmetri, per potere usare un solo strumento per misurare la tensione di più circuiti: sono costituiti com'è schematicamente indicato in figura 4. I commutatori deviatori si costruiscono essenzialmente per voltmetri allo stesso scopo sopra detto: in questo caso tutti i fili d'una stessa polarità vengono collegati insieme e portati al corrispondente morsetto dell'apparecchio: l'altro morsetto è collegato al fulcro dell'apparecchio e portato in comunicazione con gli altri fili dei circuiti, per il tramite di altrettanti bottoni di contatto ai quali detti fili sono collegati.
Commutatore telefonico. - Apparecchio che mette in comunicazione gli abbonati di una rete telefonica; v. telefono.