Vedi Comore dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Unione delle Comore è un piccolo stato insulare dell’Africa orientale, posto tra il Madagascar e il Mozambico. L’Unione comprende tre isole, Grande Comore, Anjouan e Mohéli, che hanno ottenuto l’indipendenza dalla Francia dal 1975. Il vicino arcipelago Mayotte è invece un dipartimento d’oltremare francese dal 2011, poiché nel 1976, tramite referendum, i suoi abitanti hanno scelto di rimanere sotto la sovranità francese. L’Unione delle Comore ha comunque mantenuto uno stretto legame con l’ex potenza coloniale, anche perché la convertibilità del franco comoriano è garantita dal tesoro francese. Le Comore stanno ampliando le loro relazioni commerciali e diplomatiche, potenziando i legami con il Medio Oriente, l’Iran, la Cina e gli Stati Uniti. In quest’ottica, nel 2012, il paese è entrato a far parte dell’Associazione rivierasca dell’Oceano Indiano per la cooperazione regionale. I legami con il Medio Oriente hanno anche radici storiche e culturali: il 95% della popolazione dell’Unione è musulmano, in gran parte sunnita, l’arabo è lingua ufficiale, e il sistema legale è basato sulla coesistenza di legislazione francese e islamica. Il paese è stato caratterizzato da una forte instabilità politica fin dall’acquisizione dell’indipendenza. Anche a causa di numerosi colpi di stato, l’Unione ha oggi una struttura federale che prevede la turnazione della presidenza, assegnata di volta in volta a una delle tre isole ogni quattro anni. Nel maggio 2009 è stata approvata una riforma costituzionale che ha accresciuto i poteri del governo federale. L’elezione nel 2011 dell’attuale presidente Dhoinine, il primo dall’indipendenza a provenire dall’isola di Mohéli, ha inaugurato un periodo di maggiore stabilità, che ha rischiato però di interrompersi nell’aprile 2013, quando è stato sventato un tentativo di colpo di stato in cui sarebbero stati coinvolti ex militari comoriani e mercenari francesi. L’indice di sviluppo umano dell’Unione delle Comore risulta piuttosto basso (159° su 187) e riflette una situazione di forte arretratezza. Nel 2012 il paese ha beneficiato di una riduzione del debito da parte del Fondo monetario internazionale in cambio della
quale il governo si è impegnato a migliorare l’attrattività economica del paese e ad avviare riforme strutturali. L’economia comoriana è basata prevalentemente sull’agricoltura (il 46,3% del pil nel 2014; i principali prodotti esportati sono vaniglia, chiodi di garofano e ilang-ilang, un’essenza usata per la produzione di profumi). La scarsità di terra coltivabile rende le Comore estremamente dipendenti dalle importazioni, soprattutto di riso (nel 2013 le Comore hanno firmato un accordo con il Vietnam tale da soddisfare interamente la domanda interna), e l’esigua differenziazione della produzione agricola espone il paese alle fluttuazioni dei prezzi sul mercato mondiale. Il principale bene importato è comunque il petrolio, anche se il governo sta avviando un importante programma innovativo di produzione e distribuzione energetica. Le rimesse e gli aiuti internazionali rimangono risorse di fondamentale importanza