Comore
'
Geografia umana ed economica
Stato africano insulare, situato nell'Oceano Indiano. La popolazione, che al censimento del 1991 risultava di 446.817 ab., ha continuato a crescere a un ritmo elevato (27% medio annuo), anche se leggermente inferiore rispetto agli anni Novanta (2,9%), e secondo stime demografiche del 2005 risulta di 798.000 abitanti. Ciò ha creato una pressione insostenibile per le modeste risorse naturali di questo piccolo arcipelago, che è divenuto sempre più dipendente dagli aiuti internazionali (in particolare dalla Francia), mentre l'emigrazione di moltissima manodopera è cresciuta e le rimesse di questa consistente diaspora sono diventate la maggiore entrata valutaria del Paese. Le C. fanno parte degli Stati a economia fortemente sottosviluppata, con un reddito pro capite bassissimo, e circa metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Inoltre la forte instabilità politica ha creato seri ostacoli allo sviluppo del turismo e del commercio marittimo (nel 2003, il porto di Njazidja, attraverso il quale passano i prodotti da esportazione, è rimasto chiuso per lungo tempo). L'unica attività produttiva è l'agricoltura con colture destinate all'alimentazione locale (tuttavia non sufficienti a soddisfare il fabbisogno) e prodotti d'esportazione, quali noci di cocco, copra, banane, sisal, chiodi di garofano, vaniglia e fiori, tra cui l'ilang-ilang, dal quale si ricavano pregiate essenze da profumo.
Storia
Al passaggio dal 20° al 21° sec. il problema dell'integrità del territorio nazionale monopolizzò il dibattito interno, che vedeva contrapposte le posizioni intransigenti dei leader secessionisti dell'isola di Anjouan (Nzwani), non disposti a rinunciare all'autonomia conquistata dopo la rivolta separatista dell'estate 1997, e quelle del presidente della Repubblica, il colonnello A. Assoumani, salito al potere con un colpo di Stato nell'aprile 1999. Tappa decisiva nella ridefinizione dei poteri istituzionali fu il referendum costituzionale che si svolse nel Paese il 23 dicembre 2001 e che vide approvare la nuova Costituzione con il 77% dei voti. La carta stabiliva la creazione di una federazione con un nuovo nome, Unione delle C., dove a ciascuna delle tre isole, Grande Comore (Njazidja), Anjouan (Nzwani) e Mohéli (Mwali), era garantita maggiore autonomia attraverso la creazione di un governo locale e di organismi sovrani in materia economica. A capo della federazione, competente in tema di valuta, politica estera, difesa e religione, veniva eletto un presidente a rotazione tra le tre isole per un mandato di quattro anni. Nei primi mesi del 2002 fu formato un governo di unità nazionale nell'attesa del risultato delle elezioni presidenziali (marzo-aprile), che videro il successo al secondo turno, boicottato dagli altri due candidati, del colonnello Assoumani. Il risultato, inizialmente non confermato dalla Commissione elettorale nazionale, fu convalidato poco più tardi e Assoumani fu dichiarato primo presidente federale. Nuova tappa nel processo di riconciliazione nazionale furono le elezioni legislative del marzo-aprile 2004 per l'assemblea federale (33 deputati, di cui 18 eletti a suffragio universale); in questa occasione 6 seggi andarono al partito vicino al presidente Assoumani, Convention pour le renouveau des Comores, e gli altri 12 furono conquistati da candidati vicini ai presidenti delle tre isole, tutti contrari alla presidenza di Assoumani.