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comparire

di Andrea Mariani - Enciclopedia Dantesca (1970)
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comparire

Andrea Mariani

. L'unica occorrenza del verbo è in Rime dubbie XXX 3 Quando il consiglio tra gli uccei si tenne, / di nicistà convenne / che ciascun comparisse a tal novella. Il verbo già in antico aveva diverse e numerose sfumature semantiche, ed era usato, per esempio, anche nel linguaggio dei magistrati per indicare l'atto (o l'obbligo) di " presentarsi di fronte all'autorità "; diversi esempi di un uso in tal senso si trovano in Giovanni Villani e in Boccaccio (e forse in questo significato, ma con accezione figurata, anche in Chiaro Novella gioia 13). Ma nel caso del passo dantesco, collegato all'immagine del consiglio degli uccelli, c. varrà più precisamente " rispondere all'appello ", " presentarsi perché convocati "; prevale cioè non tanto l'idea del singolo che si presenta per essere giudicato o per testimoniare, ma di tutta una comunità che si riunisce: e ciascun membro non vuoi mancare all'assemblea.

In ogni modo non può sfuggire la connotazione ironica del contesto in cui il verbo si trova, per cui anche il termine c. assume un tono in perfetta armonia con tutto il resto del componimento.

Vocabolario
comparire
comparire v. intr. [lat. comparēre, con mutamento di coniug.] (io comparisco o compàio, tu comparisci o compari, ecc.; pass. rem. comparvi, comparìi o comparsi; part. pass. comparso, raro comparito; aus. essere). – 1. a. Mostrarsi, presentarsi...
comparita
comparita s. f. [der. di comparire], non com. – Il comparire, comparsa; tosc., far c., comparir bene, detto soprattutto di cibi cucinati in modo da apparire più ricchi di quanto siano in sostanza.
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