compimento
. Unica occorrenza in Cv IV XXV 7 le vergini... le donne buone e... li adolescenti... tanto sono pudici, che... dove pure alcuna imaginazione di venereo compimento avere si puote, tutti si dipingono ne la faccia di palido o di rosso colore. L'uso del termine nel contesto è giustificato dal valore, poco comune, ma ben attestato (per es. Chiaro In voi, mia donna 53, Donna, la disïanza 15) di " appagamento " e, più specificamente - accompagnato, come in questo caso, da un aggettivo qualificativo (venereo), o anche senza - " soddisfazione del desiderio amoroso ". L'espressione è in ogni modo estremamente delicata, e ben s'accorda con il tono dell'intero passo, da cui emerge con efficacia la descrizione della pudicizia delle oneste donne e dei giovani; essi " arrossiscono di vergogna o impallidiscono per timore non appena intravedano il pericolo della tentazione ".