compiuterizzato
p. pass. e agg. Computerizzato, elaborato da un computer.
• L’italiano in Italia è già sparito da alcuni corsi universitari, da seminari di azione teatrale come a Pontedera, dalla pubblicità informatica, dagli avvertimenti di pericolo, dagli indicatori luminosi delle automobili dei macchinari, dai colloqui di assunzione, dai sistemi compiuterizzati (come si può scrivere computer e derivati senza ricorrere a questa roba non masticabile?), perfino dalle pronunzie di nomi e parole stranieri ma non anglofoni ‒ ed eccoci serviti di Piutin, Fiuhrer, giunior, Pleitone, e il francese onomastico fiorire di Chemiús, Bírnanos, Mòlier, Vìllon, Ueil, Giùvet, perché è ormai quasi cessato il rapporto vivente con la lingua sorella transalpina. (Guido Ceronetti, Corriere della sera, 14 gennaio 2010, p. 39, Cultura) • All’ospedale di Tolmezzo, accanto alla fisioterapia classica, si lavora da anni con efficacia anche su questo fronte rieducativo attraverso l’apparecchiatura elettromedicale Delos e un tecnico abilitato. Ci si posiziona su una particolare pedana dotata di un sistema compiuterizzato che permette di valutare, allenare, riabilitare oggettivamente i sistemi deputati al controllo dell’equilibrio profondo, del movimento e di prevenire i deficit funzionali. (T. A., Messaggero Veneto, 6 novembre 2014, p. 28).
- Adattamento grafico della pronuncia del già attestato p. pass. e agg. computerizzato.
- Già attestato nell’Unità del 23 giugno 1985, p. 11, Cultura Spettacoli (Marco Ferrari).