OGGETTO, COMPLEMENTO
Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere animato o inanimato) dell’azione indicata dal verbo transitivo attivo della frase.
Il complemento oggetto è collegato al verbo direttamente, senza preposizioni
Luca guarda la partita
Anna ama i fiori
Abbiamo scelto te
Esistono alcuni casi particolari:
– se il complemento presenta la stessa ➔radice del verbo, si parla di complemento dell’oggetto interno
Vivere una vita piena
Sognare un bel sogno
E prendine dottrina / dal publican che dolse i suoi dolori (G. Orlandi, Rime)
– se il nome è preceduto dalle forme articolate della preposizione di, per indicare una quantità generica, si parla di complemento oggetto ➔partitivo
Avere delle possibilità
Bere del buon vino.
Nella tradizione letteraria dei secoli scorsi, il complemento oggetto poteva dipendere direttamente da un participio passato o da un aggettivo. Si tratta del cosiddetto accusativo di relazione o accusativo alla greca (perché nel greco antico questo costrutto era piuttosto frequente)
Di doppia pietate ornata il ciglio (F. Petrarca, Canzoniere)
Questa sorella […] mansueta il viso (N. Tommaseo, Fede e bellezza).