compliance
<këmplàiëns> s. ingl., usato in it. al femm. – L’insieme delle attività svolte al fine di rispettare una legge nazionale, internazionale, di settore o un codice di comportamento, un regolamento, una normativa, un codice etico.
Informatica. – Il termine identifica l’aderenza delle varie componenti dei sistemi alle leggi nazionali e internazionali, in particolare alla normativa riguardante la privacy, e alle regole aziendali. Le attività di verifica della c. informatica hanno pertanto l’obiettivo di controllare che hardware, software, rete di telecomunicazioni, ecc., costituenti un generico sistema informativo, rispondano pienamente non soltanto alla normativa in vigore, ma anche alle regole implicite o esplicite, che normano l’azienda, inclusi i suoi dipendenti e clienti. L’attività puntuale di verifica della c. informatica rappresenta conseguentemente un insieme di regole stabili e iterative che assicurano nel tempo il mantenimento dei requisiti richiesti. Le procedure di c. informatica si avvalgono delle attività di verifica incluse nelle normali pratiche di audit aziendale, nonché delle normative previste per la sicurezza informatica e la protezione delle privacy.
Economia. – In ambito aziendale il termine è utilizzato con il significato di conformità a una legge (per es. il rispetto delle norme per la tutela del lavoro minorile, o di quelle tributarie ‒ e allora si parla di tax c. ‒, o di quelle che vietano l’emissione di gas tossici in particolari lavorazioni, ecc.), a uno standard (per es. standard relativi alla qualità o standard applicati per la certificazione del bilancio), a best practice (per es. modalità di comportamento, riconducibili ad associazioni di categoria o a organismi nazionali e internazionali, sui più svariati argomenti, come il sistema della corporate governance) e a politiche imprenditoriali (per es. il rispetto del codice etico aziendale che evita regalie a soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione, che stabilisce regole precise in campo di assunzione del personale ecc.). In una prospettiva economico-aziendale, la c. è uno degli elementi su cui si fonda il sistema di controllo interno: essa, infatti, è uno degli obiettivi che il sistema persegue congiuntamente all’efficienza e all’efficacia della gestione e alla qualità dell’informativa finanziaria. In via generale, la c. aziendale è perseguita dal sistema di controllo interno tramite la definizione di una serie di regole di funzionamento dell’azienda e di monitoraggio del comportamento dei soggetti che a essa fanno riferimento in modo diretto (dipendenti, amministratori, ecc.) o indiretto (consulenti, terzisti, ecc.). Sotto questo profilo, la c. aziendale è da considerarsi un obiettivo in sé del sistema di controllo interno, in quanto il perseguimento dell’equilibrio economico-patrimoniale è sostenibile nel lungo termine solamente quando l’azienda operi nel rispetto delle leggi.