complottarolo
s. m. (iron.) Chi fa parte di un presunto complotto o ne è ritenuto partecipe.
• Sostiene ad esempio il verde Angelo Bonelli che no, mica è vero che questi complottaroli ce l’hanno con [Silvio] Berlusconi perché «vedono un governo che tocca i loro privilegi» (tesi del ministro bergamasco [Roberto Calderoli]) ma anzi «è evidente che dietro il federalismo demaniale si nasconde la più grande speculazione immobiliare della storia» per «fare la fortuna dei Poteri Forti». (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 30 giugno 2010, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. complotto con l’aggiunta del suffisso -arolo.
- Già attestato nel Corriere della sera del 6 febbraio 2001, p. 1, Prima pagina (Gian Antonio Stella), usato come agg.
> cospirazionista.