complottomania
s. f. (iron.) Pensiero ossessivo su presunti complotti, congiure, e intrighi occulti.
• Conoscere l’avversario, in questo caso il movimento pentastellato, per combatterlo meglio, tramite l’erosione ‒ o meglio la conquista ‒ del suo elettorato largo e non fanatizzato, non insomma quello dei troll e degli smanettoni, degli attivisti più convinti, dei tanti Napalm59 (la parodia del malato di complottomania e dell’indignato pazzarello genialmente inventata da [Maurizio] Crozza) che costituiscono l’aspetto più visibile del fenomeno grillino. (Mario Ajello, Messaggero, 19 maggio 2017, p. 25, Cultura).
- Composto dal s. m. complotto con l’aggiunta del confisso -mania.
- Già attestato nella Nuova Stampa del 27 agosto 1958, p. 5 (Francesco Rosso).