COMPLUVIO (lat. compluvium; fr. noue; sp. compluvio; ted. Einkehle; ingl. nook)
Concorrenza di due falde di tetto (sinonimo convallo, collettore). Si determina la proiezione orizzontale della linea di compluvio fra due falde di tetto supposte di egual pendenza, assumendo per tale la bisettrice degli angoli formati dalle orizzontali di egual quota appartenenti alle due falde rispettivamente. È buona regola di costruzione, quando una falda converga ad una parete verticale sotto un angolo acuto, formando un compluvio, scostare questo dalla parete mediante un breve lembo triangolare nascente dalla parete sotto un angolo retto e concorrente al tetto considerato, per formare con esso un collettore. Le falde convergenti vengono raccolte in un canale, oppure in due canali paralleli e contigui; questi sono generalmente formati, nei tetti di tegole piemontesi o romane, da file di tegole curve rovesciate e sono invece in lamiera di ferro stagnato o zincato (di piombo o bronzo negli edifici monumentali) nelle coperture alla marsigliese o altrimenti di tegole piane.
Compluvio indica anche lo spazio vuoto e aperto in alto degli atrî greci e romani; per i varî tipi di atrî compluviali, v. atrio.Vedi anche casa: Casa romana.