compressione
compressióne s. f. – Processo di codifica di un’informazione la cui rappresentazione utilizza un numero minore di bit rispetto a quella originale. Gli scopi principali della c. sono l’economia di spazio per la memorizzazione e di banda per la trasmissione. Esistono due tipologie di c.: con perdita d’informazione (c lossy) e senza perdita (c. lossless). La prima ammette una perdita controllata d’informazione tale da consentire una qualità sufficientemente elevata: per es. nella codifica audio MP3 si eliminano le frequenze non udite (per effetto del mascheramento); è largamente utilizzata per lo streaming dei media, nella telefonia e per comprimere immagini o altri oggetti multimediali. La seconda, per es. la codifica zip, permette la ricostruzione esatta dell’informazione originale, indispensabile in alcuni casi; viene utilizzata, tra l’altro, per la c. di documenti di testo o programmi. I metodi di c. sono sostanzialmente due: il primo sfrutta un dizionario che contiene 'frasi' (sequenze di bit) ripetibili, il secondo utilizza tecniche statistiche basate sulla frequenza di utilizzo di caratteri o sequenze di bit.