computer grafica
Insieme di tecniche e algoritmi informatici per la generazione e la modifica di immagini e video digitali. Il termine computer graphics iniziò a circolare negli anni Sessanta del secolo scorso negli Stati Uniti per designare le prime applicazioni volte a riprodurre corpi in movimento tramite calcolatore elettronico. La nuova tecnologia si estese velocemente a molti settori, incontrando notevole successo nei primi personal computer che si andavano diffondendo negli anni Settanta. In particolare, grazie ai prodotti sviluppati da aziende come Apple e Amiga, cominciarono a circolare le prime macchine in grado di rappresentare a video disegni e grafici anche di forma complessa. Ma la vera computer grafica divenne tale solo alla fine degli anni Ottanta, con lo sviluppo di pacchetti grafici impiegati nell’industria cinematografica e dei videogiochi, che potevano beneficiare dei sempre più potenti calcolatori di uso personale. Da allora tutti i sistemi operativi si sono dotati di un’interfaccia grafica detta GUI (Graphical user interface) per sostituire simboli grafici, icone e immagini alle stringhe di testo fino ad allora impiegate. Oggi la computer graphics, integrata con le varie tecnologie multimediali disponibili (audio, video, immagini animate, testi interattivi ecc.), è diventata, grazie al continuo potenziamento delle capacità di calcolo, uno strumento fondamentale per ogni applicazione computerizzata, da quelle di tipo più personali alle forme più avanzate di sperimentazione artistica visuale. Per lo sviluppo della computer graphics è stato senz’altro determinante, oltre alla crescente potenza di calcolo, anche lo sviluppo di innovative tecnologie per la visualizzazione grafica. I terminali moderni usano infatti display a mappa di bit, nei quali lo schermo risulta composto di migliaia di singoli elementi di immagine detti pixel (contrazione di picture element), secondo dimensioni che variano a seconda del sistema, consentendo così una risoluzione grafica sempre migliore. L’attuale grafica computerizzata può essere suddivisa in varie tipologie, cui corrispondono diversi livelli di complessità. Si va dalla grafica bidimensionale (o grafica 2D), che rappresenta oggetti sfruttando soltanto due dimensioni, alla cosiddetta pixel art, che rappresenta una forma creativa digitale adatta per applicazioni con basse capacità di calcolo (per es., quelle dei primi telefoni cellulari), alla grafica vettoriale, che rappresenta le immagini come sequenza di pixel, tipicamente impiegata per la rappresentazione di immagini fotografiche, fino alle tecniche più avanzate di computer graphics tridimensionale (o grafica 3D) e di animazione digitale. Queste ultime due tecniche rappresentano oggi le punte più avanzate del settore e ottengono grande successo soprattutto nelle applicazioni scientifiche ad alte prestazioni e nella realizzazione di filmati cinematografici.