comunicazione
Nel linguaggio economico-aziendale, canali usati dalle aziende per informare l’ambiente interno e/o quello esterno. La c. interna è rivolta al personale e al management e influisce sui comportamenti e sui processi decisionali; in funzione del destinatario, si stabiliscono il grado di dettaglio, la tipologia e la frequenza delle informazioni. La c. esterna è rivolta a tutti gli stakeholder (➔), attuali e potenziali, ed è vincolata dalla normativa e dal rapporto costi-benefici. I costi della c. sono legati alla raccolta, all’elaborazione e alla diffusione di informazioni rilevanti e/o strategiche, che potrebbero implicare perdita di vantaggio competitivo, e alle possibili conseguenze legali. I benefici della c. sono internamente identificabili in maggiore efficacia, efficienza e coordinamento, mentre sono esternamente visibili nell’apprezzamento dei clienti e degli investitori.
La c. d’impresa è prevalentemente diretta ai mercati da lei riforniti con beni e/o servizi o a quelli da cui acquisisce lavoro e capitali. Si possono distinguere 4 diversi ambiti in cui essa si esprime, assumendo particolari caratteristiche. La c. commerciale è l’insieme degli strumenti che l’impresa utilizza per gestire le relazioni con i consumatori intermedi e/o finali. La c. istituzionale riguarda l’impresa nella sua totalità ed è studiata per evidenziarne la mission (➔) e la vision (su obiettivi e valori). La c. gestionale è l’insieme di messaggi e informazioni, che si sviluppano tra tutti coloro che prendono parte, direttamente o indirettamente, alle attività esecutive e produttive dell’impresa. La c. economico-finanziaria è l’insieme delle c. di carattere reddituale, finanziario e patrimoniale, che il vertice aziendale diffonde alle varie categorie e ai gruppi portatori di interesse, attraverso le relazioni annuali e infrannuali, i comunicati stampa e le attività di c. finanziaria con gli operatori.