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concentrazione

Enciclopedia della Matematica (2013)
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concentrazione


concentrazione in statistica, termine che indica il modo in cui si ripartisce tra più unità una data quantità totale (per esempio, l’ammontare globale del reddito di una nazione tra i suoi componenti). Riguarda perciò la distribuzione dell’ammontare complessivo A di un carattere quantitativo che sia trasferibile fra le n unità di un collettivo statistico. La concentrazione è massima quando una sola unità possiede tutto l’ammontare A, minima quando ogni unità possiede la stessa quantità, uguale alla media A/n. La concentrazione cresce con il crescere della porzione di unità statistiche che possiedono il carattere in misura inferiore alla media, cioè assume valore tanto maggiore quanto più unità “povere” ci sono nella popolazione, mentre assume valore minimo in caso di equidistribuzione. Se in un collettivo statistico formato da n unità, si indica con ai ≥ 0 l’ammontare del carattere posseduto dalla i-ma unità e se le n unità sono ordinate in modo non decrescente rispetto all’ammontare posseduto (per cui: a1 ≤ a2 ≤ ... ≤ an), allora la somma Ai = a1 + a2 + ... + ai fornisce il totale del carattere posseduto dalle i unità più “povere”.

Il rapporto pi = i /n indica la frazione delle i unità più “povere” mentre il rapporto

formula

indica la frazione che, sull’ammontare complessivo del carattere, rappresenta l’ammontare che è posseduto dalle i unità più “povere”. Per ogni i = 1, ..., n si ha che qi ≤ pi e, in particolare, più i valori di qi sono vicini a quelli di pi, minore sarà il livello di concentrazione. Una misura della concentrazione, quindi, deve tenere in considerazione le differenze pi – qi, per ogni i = 1, …, n; da qui, poiché pn = qn = 1, si ha il rapporto di concentrazione di Gini:

formula

Tale indice assume valori compresi tra 0 e 1 e, in particolare, è uguale a 0 in caso di minima concentrazione mentre è uguale a 1 in caso di concentrazione massima.

Riportando in un riferimento cartesiano i valori pi in ascissa e i valori qi in ordinata, ponendo p0 = q0 = 0, e unendo i punti di coordinate (pi, qi) per ogni i = 0, ..., n con segmenti, si ottiene la curva di concentrazione (detta anche curva di Lorenz, perché proposta dall’economista statunitense Otto Max Lorenz nel 1905). Nel grafico in figura, il segmento OB (con B di coordinate (1,1)) rappresenta la situazione di perfetta equidistribuzione (corrispondente a una concentrazione minima, uguale a 0) e la curva di Lorenz non è mai al di sopra della retta per OB. Una misura della concentrazione può quindi essere ricavata attraverso il calcolo dell’area di concentrazione, data dall’area della superficie in grigio nella figura. Tale figura poligonale risulta la complementare, rispetto al triangolo OAB, di una somma di trapezi di basi qi e qi+1 e la sua area è perciò:

formula

La concentrazione è massima quando tutto l’ammontare è detenuto da una sola unità; in tale caso la superficie descritta è il triangolo OAB. Il rapporto di concentrazione si ottiene perciò dividendo l’area di concentrazione per l’area del triangolo OAB ed è pertanto:

formula

cioè:

formula

Una diversa misura della concentrazione è data dal seguente indice di concentrazione di Bonferroni:

formula
CONCENTRAZIONE

Vedi anche
elettroanalisi L’insieme dei metodi di analisi chimica basati sulla variazione che subisce un parametro elettrochimico. Sono sostanzialmente distinti in metodi a corrente controllata e metodi a potenziale controllato: nei primi la variabile misurata è il potenziale in funzione del tempo o del volume di titolante aggiunto ... dialisi Chimica Separazione di soluti in base alla loro diversa velocità di diffusione attraverso membrane caratterizzate da permeabilità selettiva (membrane permselettive). Spesso il termine è usato anche per indicare la separazione di colloidi da cristalloidi (➔ colloidale, stato). Se si hanno due soluti sciolti ... potassio Elemento chimico, numero atomico 19 e peso atomico 39,098; il suo simbolo è K (dal nome lat. scient. Kalium, che deriva dall’arabo qalī «potassa»). Ne sono noti due isotopi naturali stabili, 3919K (93,2%), 4119K (6,8%), e uno radioattivo, il 4019K (0,01% ca.), detto p. 40, con tempo di dimezzamento di ... sale In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi. Nome usato correntemente per indicare il cloruro di sodio impiegato nella pratica domestica come condimento dei cibi e inoltre per la salatura e ...
Tag
  • COLLETTIVO STATISTICO
  • CURVA DI LORENZ
  • ASCISSA
Altri risultati per concentrazione
  • concentrazióne
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    Chimica Quantità di una sostanza presente in una miscela omogenea o eterogenea riferita a una quantità definita della miscela stessa o di suoi componenti. Nel caso delle soluzioni si può assumere a misura della c.: a) la quantità di soluto in g, presente in 100 g di soluzione (% in massa); b) il volume ...
  • concentrazione
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    concentrazióne [Der. di concentrare (→ concentrato)] [LSF] (a) Generic., atto ed effetto del concentrare. (b) Specific., il numero di enti elementari di data natura, per es. molecole o particelle, nell'unità di volume dello spazio in cui esse si trovano: per es., numero di elettroni liberi a m3 nell'atmosfera ...
Vocabolario
concentrazióne
concentrazione concentrazióne s. f. [der. di concentrare]. – 1. a. L’azione di radunare, di far affluire o convergere in un punto o in una zona ristretta più persone o più cose o elementi della stessa natura, allo scopo di riunire ciò che...
concentratóre
concentratore concentratóre s. m. [der. di concentrare]. – Nella tecnica, ogni apparecchio che operi, in vario senso, una concentrazione. In partic.: a. In chimica, apparecchio per concentrare soluzioni, di solito un evaporatore. b. In...
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