CONCORDANZA A SENSO
Si definisce concordanza a senso quella in cui ci si allontana dalle norme grammaticali che regolano la concordanza tra le parti variabili del discorso, privilegiando elementi che si rifanno al significato (al senso, appunto) della frase.
I tipi di concordanza a senso più comuni sono due.
1. Quando c’è un complemento partitivo che regge una proposizione relativa, il verbo, invece di concordare con il partitivo, concorda con il soggetto logico
Mirella è una di quelle che sanno sempre come cavarsela (concordanza grammaticale)
Mirella è una di quelle che sa sempre come cavarsela (concordanza a senso)
Si tratta di una soluzione accettabile nel parlato e nello scritto informale, ma sconsigliabile per ragioni di chiarezza nella scrittura informativa e argomentativa.
2. Quando c’è un soggetto collettivo che regge un partitivo (la maggioranza, un gruppo, un centinaio, una percentuale), la concordanza grammaticale richiederebbe un accordo al singolare; tuttavia, nell’uso è molto comune la concordanza a senso, che privilegia l’elemento più importante dal punto di vista del significato
Al matrimonio c’era un centinaio di invitati (concordanza grammaticale)
Al matrimonio c’erano un centinaio di invitati (concordanza a senso)
Questo tipo di concordanza è ormai frequente anche nello scritto giornalistico
Per il referendum hanno votato il 10,20% degli aventi diritto (www.ragusanews.com).
Sono da considerarsi errori quelle concordanze a senso che ricorrono a un verbo al plurale con un nome collettivo
La gente mi dicono tutto
La folla gridavano frasi minacciose
Nel parlato (specie di alcune regioni) non è raro l’uso del verbo non concordato quando il soggetto viene dopo il verbo
Qui ci vorrebbe gli stivali
specie con locuzioni come c’è, ce n’è e simili
Non ce n’è molti, di spettatori
Sull’asfalto c’è due mozziconi (C. Pavese, Due sigarette).
Nell’italiano antico, la concordanza a senso era molto frequente anche nella lingua letteraria
Ancor regnava in que’ tempi un’iddea /la qual Diana si facea chiamare, /e molte donne in divozion l’avea (G. Boccaccio, Ninfale fiesolano)
sì de la scheggia rotta usciva insieme /parole e sangue (D. Alighieri, Inferno).