CONCORDANZA
Per concordanza (o accordo) si intende l’insieme di norme che regolano la connessione tra le parti variabili del discorso (articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo) quando sono sintatticamente collegate tra di loro.
La concordanza può riguardare:
– il genere (maschile / femminile)
– il numero (singolare / plurale)
– la persona (1a, 2a, 3a singolare e 1a, 2a, 3a plurale).
Così, ad esempio:
– l’articolo e l’aggettivo devono concordare in genere e numero con il nome a cui si riferiscono
Ha una bella casa (femminile singolare)
non Ha un bella casa né Ha una bello casa
– il verbo deve concordare nella persona con il soggetto
Tu hai una bella casa (2a persona singolare)
non Tu ha un bella casa né Noi hai una bella casa
Su un piano diverso va considerata la concordanza tra i tempi dei verbi (➔consecutio temporum).
Qualche dubbio può sorgere a proposito di casi particolari riguardanti:
1. la concordanza tra nome e aggettivo
2. la concordanza tra soggetto e verbo
3. la concordanza del participio passato
1. Quando, in una frase, un aggettivo qualifica due o più nomi di genere diverso (legati da una o più congiunzioni o anche per ➔asindeto), si seguono due semplici regole.
• Se i nomi sono tutti maschili o tutti femminili, l’aggettivo mantiene il loro genere e si declina al plurale, per evitare che la caratteristica espressa dall’aggettivo venga attribuita solo all’ultimo dei nomi
Ho uno zaino e un portapenne rossi
(Ho uno zaino e un portapenne rosso farebbe pensare che solo il portapenne sia rosso)
• Se i nomi sono di genere diverso, l’aggettivo si declina al maschile plurale
Ho conosciuto un ragazzo e una ragazza spagnoli
2. In presenza di più soggetti, il verbo non è sempre al plurale.
• Il verbo è coniugato al singolare:
– se i soggetti ai quali si riferisce sono collegati da una congiunzione disgiuntiva (o, oppure)
Verrà a prendermi mio figlio o mia figlia
– quando, con due soggetti collegati per asindeto, il secondo rappresenta solo un chiarimento, un’esplicitazione del primo
Una tale reazione, uno slancio così intenso, mi colse impreparato
– quando ci sia un soggetto singolare seguito da un complemento di ➔compagnia
Marco, insieme con Felicita, ci ha regalato un televisore al plasma
Il verbo è coniugato al plurale:
– in presenza di due o più soggetti collegati per asindeto
Torino, Cuneo, Alessandria sono le province più estese del Piemonte
– con due o più soggetti uniti dalla congiunzione e o dalle congiunzioni ➔correlative né ... né
Né tu né io avremmo potuto fare di più
Cecilia e Simona sono andate al mare
3. Quando il verbo è coniugato in un tempo composto e l’ausiliare è essere, il participio concorda in genere e numero con il soggetto
Laura è arrivata in ufficio
Giovanni è stato bocciato
Ma bisogna tener conto di alcune fattispecie particolari.
• Quando l’ausiliare è il verbo essere:
– nel caso in cui ci sia più di un soggetto e i soggetti abbiano genere diverso, il participio passato sarà concordato al maschile plurale (proprio come avviene per l’aggettivo)
Laura e Francesco sono arrivati in ufficio
Giovanni e Maria sono stati bocciati
– nel caso in cui il verbo essere sia seguito dal nome del predicato o da un complemento predicativo, la concordanza può essere sia con il soggetto, sia con l’elemento predicativo
La tua partenza è stata un duro colpo
La tua partenza è stato un duro colpo
– in presenza di un verbo ➔pronominale che regge un complemento oggetto, la concordanza può avvenire sia con il soggetto, sia (meno spesso) con il complemento oggetto
L’infermiera si è lavata le mani con cura
L’infermiera si è lavate le mani con cura
• Quando l’ausiliare è il verbo avere:
– in presenza di un participio passato seguito da un complemento oggetto, il participio è di solito al maschile singolare, indipendentemente dal genere e dal numero del complemento oggetto
Ti ho scritto numerose lettere
– è sempre più rara, anche se non sbagliata, la concordanza con il complemento oggetto, normale fino a un secolo fa
Ti ho scritte numerose lettere
– se il verbo composto è preceduto da un pronome personale o da un pronome relativo, è accettabile sia il participio maschile (indipendentemente dal genere e dal numero del complemento oggetto), sia la concordanza con il complemento oggetto femminile o plurale (anche se la prima soluzione appare nell’uso la più frequente)
Vi hanno tradito / Vi hanno traditi
La scelta che hai fatto è quella giusta / La scelta che hai fatta è quella giusta
La concordanza è facoltativa anche quando si hanno frasi in cui il verbo ausiliare è stato omesso
Mai detto cose del genere
Mai dette cose del genere.