CONDULMER
Ricca famiglia popolaresca veneziana, il cui capostipite, Marco, mercante di panni, è ricordato nel 1297; non entrò nell'ordine patrizio che per gradi, perché i tre rami che si erano formati al principio del sec. XIV in epoche diverse furono ammessi al patriziato, l'uno, discendente da Domenico, nel 1381, al tempo della guerra di Chioggia per i contributi straordinarî offerti all'erario; l'altro, che faceva capo a Fernovelli, in occasione dell'elevazione alla tiara di Gabriele, col nome di Eugenio IV (v.); il terzo infine, discendente da Angelo, al tempo della guerra di Candia. La partecipazione alla vita politica di Venezia nei primi secoli fu perciò piuttosto scarsa, mentre l'influenza di Gabriele nella vita ecclesiastica aprì la via ad alte dignità nella gerarchia della chiesa a prossimi congiunti. Fra i nipoti del papa umanista, Marco fu vescovo di Avignone e governatore di Bologna (1433); Francesco (morto nel 1453) cardinale; Antonio, Almorotti, Giovanni investiti di dignità o di benefici o di feudi ecclesiastici. Nella vita pubblica veneziana di preferenza i C. compariscono nei secoli XVI e XVII, pur senza emergere, ed esercitano influenza nel periodo della più rapida decadenza, rendendosi anche responsabili, con uno degli ultimi rampolli, del fatale tracollo che sommerse nel 1797 la vecchia repubblica.