CONERO (A. T., 24-25-26)
Il monte Cònero (m. 572), gomito della penisola italiana, è l'estrema proiezione a E. dell'Appennino e reliquia d'una sua ruga secondario-terziaria, precipitante per faglia sul medio Adriatico: a S. e a N. del gruppo del Conero sono Numana e Ancona, ed esso, visto da S., appare disteso come un immenso cetaceo emergente dal mare; visto da N., per iscorcio, si presenta invece come un'ardua nuda cupola emergente da un lungo terrazzo (terziario). Il gruppo ha per limite, a E., un alto e selvaggio tratto della costa adriatica, a O., il corso dell'Aspio fino al passo del Pinocchio (m. 100); la sua area è di 100 kmq., dei quali circa 10 dalla isoipsa di m. 200 alla quota del Semaforo (m. 572); nella sua breve estensione, oltre che elemento morfologico caratteristico della costa adriatica occidentale, esso è pure sintesi completa geomorfologica e litologica dell'intero fascio di corrugamento appenninico-centrale, e anche, nel selvoso declivio di Sirolo, della flora del basso Appennino. Gli abitati sono distribuiti tra il livello del mare e la isoipsa di m. 300 (Ancona, Numana, Sirolo, Camerano, Poggio e Massignano).