Annapolis, conferenza di
Annàpolis, conferènza di. – Il negoziato di pace tra Israele e l’Autorità nazionale palestinese è stato rilanciato nel novembre del 2007 dalla conferenza internazionale di Annapolis, negli Stati Uniti, i cui obiettivi erano quelli di arrivare entro la fine del 2008 a un accordo congiunto tra le parti in favore della soluzione dei due Stati, uno per gli israeliani e uno per i palestinesi. L’accordo avrebbe altresì dovuto definire le frontiere tra i due paesi, le garanzie reciproche di sicurezza e le altre grandi questioni rimaste aperte (Gerusalemme, gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, il problema dell’acqua e del rientro dei rifugiati palestinesi). Presieduta dal segretario di Stato degli Stati Uniti Condoleeza Rice, ha visto la partecipazione del primo ministro israeliano Ehud Olmert, del presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abū Māzin e di George W. Bush, oltre alle delegazioni di molti stati, dell’Unione europea, della Lega araba e delle Nazioni unite. Nonostante il fallimento degli sforzi della diplomazia internazionale, ad Annapolis vanno riconosciuti alcuni meriti politici, in primo luogo il coinvolgimento ai lavori dei paesi arabi, Siria inclusa, ricreando per la prima volta in oltre due decenni uno scenario onnicomprensivo del processo di pace tra Israele e l’intero mondo arabo. La conferenza si è chiusa con il rilascio di una solenne quanto inefficace dichiarazione congiunta sulla ripresa dei negoziati.