confiscatorio
agg. Relativo alla requisizione da parte dello Stato.
• Ecco allora che la proposta di tassare al 75% i redditi superiori al miliardo annuo, è un mezzo per [François] Hollande di riprendere in mano l’agenda e costringere la destra a difendere le élite. All’unisono i colonnelli dell’Ump sono partiti alla carica contro una misura «confiscatoria», di «spoliazione», mentre [Nicolas] Sarkozy è venuto allo scoperto denunciandola come «una proposta amatoriale». (Luca Sebastiani, Unità, 29 febbraio 2012, p. 34, Mondo) • Mi sembra, poi, abbastanza scontato che un «Fisco distributivo», improntato al principio di capacità contributiva intesa, appunto, come ragionevolezza, coerenza e proporzionalità e, comunque, un Fisco non confiscatorio non sia un ostacolo allo sviluppo del mercato e anzi ‒ se ben utilizzato dalle maggioranze politiche ‒ possa aiutare la crescita. (Franco Gallo, Corriere della sera, 5 giugno 2013, p. 36) • Nel suo ultimo libro, «Capital in the Twenty First Century», l’economista francese Thomas Piketty sottolinea che l’America, che introdusse un’imposta sul reddito nel 1913 e un’imposta di successione nel 1916, è stata la testa di ponte della tassazione progressiva, «molto prima» dell’Europa. Piketty si spinge a dire che «le tasse confiscatorie sui redditi eccessivi» sono state un’«invenzione americana». (Paul Krugman, Repubblica, 1° aprile 2014, p. 29, Commenti).
- Derivato dal v. tr. confiscare con l’aggiunta del suffisso -(t)orio.
- Già attestato nell’Unità del 13 settembre 1967, p. 3, Commenti e attualità (Romolo Galimberti).