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conflitto

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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conflitto


Contrapposizione tra soggetti, individuali o collettivi, che origina da posizioni contrastanti e incompatibili.

Conflitto sociale

Indica, nelle scienze sociali, la relazione antagonistica tra soggetti in competizione per il possesso, l’uso o il godimento dei beni disponibili in quantità limitata per la soddisfazione dei propri bisogni.

Nella conflittualistica teoria marxista, il c. sociale è una caratteristica di tutte le società, che contrappone soggetti collettivi, i cui interessi sono permanentemente antagonistici, e si sviluppa intorno all’appropriazione e al controllo dei mezzi di produzione, esprimendosi nel c. di classe (➔ classe sociale): in questo caso si parlerà di c. di struttura.

Su un versante opposto a quello marxista, alla teoria struttural-funzionalistica il c. non appare come inevitabile e oggettivo, ma piuttosto come risultato della cattiva integrazione del sistema sociale. Secondo questa impostazione, il c. di classe costituisce un fenomeno endemico della società industriale avanzata, condizionato dall’azione contrastante esercitata sul sistema di stratificazione sociale dal complesso strumentale (lavoro, scambio e proprietà) dominato da principi ‘individualistici’, e dalla parentela, guidata da principi ‘solidaristici’ (T. Parsons). Le teorie conflittualistiche identificano nel c. una caratteristica normale di tutte le società, mentre quelle integrazioniste lo considerano espressione di una patologia sociale, risultato della cattiva integrazione del sistema sociale.

Conflitto distributivo

È il c. che può verificarsi tra capitale e lavoro, intendendo con esso il contrasto tra le imprese proprietarie del capitale e i lavoratori, generalmente in merito alla distribuzione delle risorse. Il c. di lavoro si manifesta generalmente nei rapporti di lavoro alle dipendenze.

Conflitto industriale

Si parla di c. industriale nei casi in cui i lavoratori con comunanza di interessi tendono a coalizzarsi per esercitare pressioni nei confronti dell’impresa, per es. attraverso il sindacato (➔ ). La manifestazione prevalente del c. industriale, in Italia così come in tutti i Paesi industrializzati occidentali, è quella dello sciopero (➔). In questo caso il c. è regolato e istituzionalizzato nel diritto di sciopero (diritto di rango costituzionale) e nella sindacalizzazione. Con la caduta del regime fascista (che lo considerava reato e oggetto di repressione) e l’avvento della Costituzione repubblicana, infatti, lo sciopero viene riconosciuto come diritto soggettivo. Nell’ordinamento del lavoro, a differenza degli altri settori in cui la tutela dei diritti è demandata all’autorità giudiziaria, è ammessa l’autotutela degli interessi collettivi mediante il ricorso a forme di azione diretta quali lo sciopero, il boicottaggio o l’ostruzionismo. Le forme di autotutela sindacale hanno come oggetto non solo l’aspetto economico del rapporto di lavoro, ma anche la difesa di altri diritti. Anche le imprese possono esprimere il c. attraverso forme di autotutela, per es. la serrata (➔), cioè la chiusura da parte del datore di lavoro dei normali luoghi di lavoro. Il c. di lavoro può riguardare anche condizioni di altro tipo, per es. nel settore pubblico, dove l’utente colpito non è quello dell’impresa datore di lavoro ma quello dell’utente ‘innocente’ e del contribuente che subisce i costi del servizio e del disservizio. Il c. può inoltre concernere controversie individuali, ovvero contrasti tra il singolo lavoratore e il datore di lavoro in merito al trattamento economico o ad altri aspetti del rapporto lavorativo. In questo caso la composizione del c. avviene attraverso il ricorso alle autorità giudiziarie.

Conflitto di interessi

In materia di rappresentanza, ogni ipotesi in cui il rappresentante sia portatore di un interesse contrastante e incompatibile con l’interesse del rappresentato. Si tratta di una situazione giuridicamente anomala, nella quale si viene a trovare chi è titolare di interessi economici o di altra natura e allo stesso tempo di poteri che gli permettono di produrre leggi e regolamenti a difesa di tali interessi.

Vedi anche
società società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri. antropologia Anche nelle sue forme più semplici, l’ordinamento ... Karl Marx Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra hegeliana e con gli ambienti del radicalismo tedesco. Laureatosi nel 1841 con la dissertazione ... sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti. 1. Nascita e primi sviluppi La nascita della sociologia come scienza autonoma è una vicenda concettuale che corrisponde ad alcune componenti ... lavoro In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale. diritto Il lavoro dell’uomo è preso in considerazione dall’ordinamento ...
Indice
  • 1 Conflitto sociale
  • 2 Conflitto distributivo
  • 3 Conflitto industriale
  • 4 Conflitto di interessi
Altri risultati per conflitto
  • conflitto sociale
    Enciclopedia on line
    Relazione antagonistica fra soggetti individuali o collettivi, in competizione per il possesso, uso o godimento di beni disponibili in quantità limitata. Nella teoria marxista (teoria conflittualistica), il c. s. è una caratteristica di tutte le società e si sviluppa intorno all'appropriazione e al ...
  • Conflitto sociale
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Definizione di conflitto La presenza di conflitto è una condizione normale, anche se problematica, della vita sociale. Secondo G. Simmel, il conflitto è una forma fondamentale di interazione sociale, che coinvolge necessariamente almeno due parti. Il conflitto ha origine nella stessa relazione originaria ...
  • conflitto sociale
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Stefano De Luca Antagonismo tra gruppi sociali Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. Sul conflitto sociale i pensatori occidentali si dividono in tre gruppi: quelli che vedono in esso una patologia del ...
  • Conflitto sociale
    Enciclopedia delle scienze sociali (1992)
    Charles Tilly Introduzione Vi è conflitto sociale quando una persona o un gruppo avanza pretese di segno negativo nei confronti di altre persone o gruppi, pretese che, qualora venissero soddisfatte, danneggerebbero l'interesse altrui cioè l'altrui probabilità di raggiungere una situazione desiderabile. ...
Vocabolario
conflitto
conflitto s. m. [dal lat. conflictus -us «urto, scontro», der. di confligĕre «confliggere»]. – 1. Combattimento, guerra, scontro di eserciti: un c. armato; il primo c. mondiale; lungo, sanguinoso, immane c.; venire a c.; del c. esecrando...
guèrra
guerra guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle...
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