congedo parentale
loc. s.le m. Periodo di permesso dalle attività lavorative, del quale può usufruire un genitore.
• Questo congedo non s’ha da dare. È una storia infinita quella del congedo parentale ad ore in Italia: introdotto nel 2012 in attuazione di una direttiva europea del 2010, rimane lettera morta per la maggior parte dei lavoratori perché la regolamentazione viene affidata ai contratti collettivi. (Rosaria Amato, Repubblica, 13 agosto 2015, p. 1, Prima pagina) • Lo studio di una riforma fiscale svedese del 2007 mostra, in una ricerca di uno di noi (Ichino), che una riduzione anche contenuta dell’aliquota della donna rispetto a quella dell’uomo aumenta in modo considerevole la differenza tra i giorni di congedo parentale presi dall’uomo rispetto a quelli presi dalla donna. Un effetto più grande di quello che la riforma italiana del congedo parentale sembra aver ottenuto. (Alberto Alesina e Andrea Ichino, Corriere della sera, 7 marzo 2017, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal s. m. congedo e dall’agg. parentale.
- Già attestato nella Stampa Sera dell’8 novembre 1984, p. 11.