Esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare, formando un fondo cieco ( fornice o sacco congiuntivale). Si distinguono pertanto tre parti della c.: la c. palpebrale, la c. bulbare e la c. dei fornici.
La congiuntivite è il processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico delle c., spesso di origine infettiva (da virus, batteri, miceti) o allergica, talora dovuta ad agenti irritanti (raggi ultravioletti, infrarossi ecc.), raramente di natura parassitaria. La forma clinica più comune è la congiuntivite catarrale, caratterizzata da arrossamento e tumefazione congiuntivale, secrezione catarrale, bruciore, fotofobia. Alcune congiuntiviti infettive possono assumere impronta purulenta (oftalmoblenorrea), come quelle provocate da gonococco o da clamidia, oppure pseudomembranosa (per es., la congiuntivite difterica), o granulomatosa, flittenulare ecc. Non rara complicazione è il coinvolgimento della cornea ( cheratocongiuntivite). La cura, locale ed eventualmente generale, varia a seconda della natura dell’affezione.