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CONGIUNTIVO

La grammatica italiana (2012)
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CONGIUNTIVO


Il congiuntivo è un modo finito del verbo che ha quattro tempi: presente, imperfetto, passato, trapassato (i primi due sono tempi semplici, gli altri due tempi composti).

Presente: Può darsi che lei riesca a liberarsi

Imperfetto: Fossi matto!

Passato: Mi spiace che non l’abbiate visto

Trapassato: Mi sarebbe piaciuto che tu fossi venuto proposizioni ➔subordinate.

• Quello nelle proposizioni subordinate è l’uso più frequente (congiuntivo significa appunto ‘che congiunge’ la proposizione subordinata alla principale):

– in molte subordinate il congiuntivo si trova in alternativa all’indicativo, per sottolineare una sfumatura di desiderio, di possibilità o probabilità, di dubbio:

Congiuntivo 1

– in altre subordinate, il congiuntivo può essere preferito all’indicativo per ragioni legate alla selezione di un ➔registro più alto, o alle reggenze specifiche di alcune congiunzioni e locuzioni congiuntive:

Congiuntivo 2

– in altre proposizioni il congiuntivo è l’unico modo che può essere usato nella forma esplicita:

Congiuntivo 3

• Tuttavia, il congiuntivo può essere usato anche in proposizioni indipendenti con diversi valori:

– esortativo, quando esprime comando, consiglio, preghiera, augurio, per la 1a e 3a persone singolari o plurali del verbo

Nessuno osi contraddirmi!

Possa io sempre restare così

– dubitativo, quando esprime dubbio

Che sia matto?

– desiderativo, quando esprime desiderio; in questo caso si adopera l’imperfetto per riferirsi al presente o al futuro, il trapassato per il passato

Potessi almeno rivederlo!

Fossi stato più attento!

– esclamativo (talvolta introdotto da magari, o se)

Magari fosse vero!

Sapessi che caldo!

Inoltre, il congiuntivo imperfetto o trapassato si usa nella protasi dei ➔periodi ipotetici del 2o e 3o tipo per esprimere un fatto o una situazione possibile ma poco probabile, o impossibile

Se Giorgio avesse ragione, sarebbe un bel problema

Se l’uomo fosse arrivato su Marte, la Terra sarebbe meno inquinata.

VEDI ANCHE consecutio temporum

Vedi anche
proposizioni esplicite In sintassi, proposizioni che hanno il predicato di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno il predicato di modo infinito (infinito, participio, gerundio, o, in latino, supino). congiuntivo In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel ... apodosi In grammatica, proposizione principale che è in correlazione a una subordinata condizionale e costituisce con essa il cosiddetto periodo ipotetico (➔ ipotesi). congiunzione In grammatica, parte invariabile del discorso che congiunge fra loro due elementi simili di una proposizione, oppure due membri di un periodo. Le c. si distinguono, per la forma, in semplici (e, né, o…) e composte (eppure, sebbene); a queste si aggiungono le locuzioni congiuntive (appena che, anche ...
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Vocabolario
congiuntivo
congiuntivo agg. e s. m. [dal lat. tardo coniunctivus, der. di coniungĕre «congiungere»]. – In genere, che congiunge, che serve a congiungere. In partic.: 1. In grammatica: a. Pronome c., sinon. raro di pronome relativo; particella c.,...
congiuntiva
congiuntiva s. f. [uso sostantivato dell’agg. congiuntivo]. – In anatomia, esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare (a livello del quale...
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