relative, congiunzioni
Le congiunzioni relative (dove, ove, donde, onde) sono ➔ congiunzioni che hanno la peculiarità di introdurre, come i pronomi relativi (➔ relativi, pronomi), le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1) e implicite (2):
(1) il paese dove ho abitato per anni è completamente cambiato
(2) vorrei trovare un luogo dove riposare in pace
Le congiunzioni relative, a differenza delle altre congiunzioni subordinanti, oltre a segnalare l’inizio di una subordinata, hanno anche funzione anaforica (➔ anafora) rispetto all’antecedente della relativa (detto anche testa o punto di attacco: nei nostri esempi, il paese e un luogo) e, infine, svolgono all’interno della relativa la funzione di complemento obliquo (nei nostri esempi, in cui, nel quale).
Mentre dove è d’uso comune, le altre tre congiunzioni relative sono soprattutto di uso letterario e comunque formale:
(3) Mai non fui in parte ove sì chiar vedessi
quel che veder vorrei poi ch’io nol vidi
(Petrarca, Canz. CCLXXX, 1)
(4) ... e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine (Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”, in Canti)
(5) [Amore] si offerse […] di fare esso l’ufficio proposto da Giove, e scendere dal cielo, donde egli mai per l’avanti non si era tolto (Leopardi, “Storia del genere umano”, in Operette morali I)
Dove può a sua volta esser preceduto da preposizioni di movimento (da, fino, per) o anche di in usi formali (8):
(6) un paese da dove sono tornata entusiasta è la Finlandia
(7) guarda il punto fin dove arrivano le due strade
(8) il libro di dove ho tratto questa informazione (Cinque 1988: 467)
(9) la città per dove siamo passati (ibid.)
Ove, variante di dove, non può tuttavia essere retto da preposizione (*da ove, *per ove, *di ove, *fin ove).
Nell’➔italiano popolare o nel parlato poco sorvegliato, anche la congiunzione relativa si può presentare (per ➔ ipercorrettismo o comunque per errore), rinforzata da un che:
(10) c’era una festa dove che ero io a mettere la musica.
Come per i pronomi, esistono casi in cui la relativa non ha un antecedente (le cosiddette relative indipendenti: Cinque 1988: 483) dato che la congiunzione ingloba, per così dire, anche l’antecedente (con la stessa funzione nella frase matrice e nella relativa). In questo caso le congiunzioni relative sono quando, come, dove/ove, onde/donde (quest’ultima di uso arcaico), dovunque/ovunque:
(11) Mario è arrivato quando [= nel momento in cui] è iniziato il film
(12) è possibile parcheggiare dove [= nel luogo in cui] ci sono le strisce blu o bianche; va’ dove ti porta il cuore
(13) Mario la pensa come [= nello stesso modo in cui] la pensi tu
(14) è possibile parcheggiare dovunque [= in qualunque luogo in cui] ci siano le strisce blu o bianche
In questa funzione le congiunzioni quando e dove possono essere introdotte da preposizione: da quando, per quando, fino a quando; da dove, per dove, fino a dove. Le forme in -unque, che ammettono solo un uso indefinito (cioè sono parafrasabili solo con un antecedente indeterminato), selezionano necessariamente il modo congiuntivo.
Cinque, Guglielmo (1988), La frase relativa, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 443-503.