Conone
Generale ateniese (n. 444 ca.-m. 390 a.C.). Fu stratego più volte dal 414-413 in poi; nel 405, dopo la sconfitta ateniese a Egospotami, si rifugiò presso Evagora, re di Salamina di Cipro. Là rimase dopo la presa di Atene, avviando trattative con la corte persiana, che lo pose a capo di una flotta fenicia la quale sconfisse gli spartani a Cnido (394). Accolto trionfalmente ad Atene, si adoperò per la ricostruzione delle «lunghe mura» che univano la città al Pireo. Nel frattempo la politica persiana volse in favore degli spartani: C., caduto nelle mani del satrapo Tiribazo, fu giustiziato; secondo altre versioni sarebbe riuscito a fuggire nuovamente presso Evagora.