BUSKEN HUET, Conrad
Letterato olandese, nato all'Aia nel 1826 da una famiglia di origine francese. Studiò teologia all'università di Leida. Negli anni 1851-1862, fu pastore della comunità vallone (ugonotta) a Haarlem, finché, nel 1862, la sua coscienza si ribellò contro la sua occupazione: da quel momento in poi si dedicò esclusivamente alla letteratura, specialmente alla critica. Nel 1862-1865 fu redattore della Gids, principale rivista letteraria dell'Olanda in quel tempo. Nel 1868 si recò nelle Indie come redattore di un giornale di Giava, e dal 1872 in poi possedette un giornale suo proprio: Algemeen Dagblad van Nederlandsch-Indië (Giornale generale delle Indie Neerlandesi). Ritornato in Europa (1876) sentì l'impossibilità di vivere ancora in Olanda e si stabilì a Parigi, occupandosi fino alla sua morte, nel 1886, del suo giornale, che dirigeva da Parigi.
Ebbe spirito più francese che olandese: e fu critico assai penetrante, ma senza pietà per tutto ciò che era mediocre: il modello a cui si ispirò fu Sainte-Beuve. Considerò il popolo olandese come un popolo del tutto spento, dal quale non c'era più da aspettare nulla; e in verità, l'epoca nella quale visse era letterariamente assai povera.
Oltre alle sue critiche, raccolte in Literarische Phantaisiën en Kritieken, pubblicate in ben 25 volumi, sono degni di nota il romanzo realistico Lidewyde (1868) e i suoi libri di viaggi Van Napels naar Amsterdam (1877): Parijsen Omstreken (1878). La generazione che intorno al 1880 rinnovò la letteratura olandese lo considera come restauratore della sana critica. La sua opera principale è il Land van Rembrandt (1882-1884; Paese di Rembrandt), studî sulla cultura dei Paesi Bassi settentrionali nel secolo decimosettimo. Degno di ricordo è anche il Land van Rubens (Paese di Rubens) uscito nel 1879. Le sue Lettere furono pubblicate dalla moglie e dal figlio Gedeon nel 1890: e altri due volumi di Lettere, al Potgieter, uscirono nel 1925, a cura di A. Verwey.
Bibl.: Van Hamel, Conrad Busken Huet, nella serie Mannen van Beteekenis (Uomini insigni), XVIII, Amsterdam 1887; De Vooys, Potgieter en Busken Huet als critici, nella rivista De Beweging, 1907; Tielrooy, C.B.H. et la littérature française, essai de biographie intellectuelle, Parigi 1923.