MEIT, Conrad
Scultore, nativo di Worms. Operava nella prima metà del sec. XVI. Prima del 1511 lavorò nella bottega di L. Cranach in Wittenberga per l'elettore Federico il Saggio di Sassonia; nel 1514 era a Malines, scultore aulico della governatrice Margherita d'Austria. A. Dürer, visitandolo durante il suo viaggio nei Paesi Bassi (1520-21), disegnò un suo ritratto. Nel 1534 il Meit acquistò una casa in Anversa, ove è ricordato per l'ultima volta nel 1544 (la data della sua morte è sconosciuta). È autenticata da iscrizione la statua di Giuditta, in alabastro, del Museo nazionale bavarese di Monaco. Le opere sue migliori sono le tombe elevate a Bourg-en-Bresse (v.) nella chiesa di S. Nicola di Brou per Margherita d'Austria, per il suo consorte e per la madre Margherita di Borbone. Il M. vi lavorò dal 1526 al 1531. Eseguì pure a Brou la Pietà in alabastro, oggi nel S. Giovanni di Besançon. Dopo il 1531 lavorò al sepolcro di famiglia di Filiberto di Lussemburgo in Lons-le-Saunier. Gli vengono inoltre ascritte opere di minor mole, come una statuetta in bronzo nel museo delle arti decorative in Colonia, due paia di statuette in bosso di Adamo ed Eva nel museo di Gotha, ecc., un busto in terracotta di Carlo V nel museo Gruuthuus di Bruges. Altre attribuzioni sono dubbie. In un primo tempo il M. appare sotto l'influenza del Dürer, del Cranach, di Iacopo de Barbari. In un viaggio in Italia, probabilmente anteriore all'attività svolta in Brou, apprese elementi del Rinascimento, che fuse con quelli d'origine tedesca e fiamminga. D'origine italiana è la predilezione per i nudi e per i ritratti a busto, di carattere settentrionale sono il deciso realismo e le superficie molto mosse.
Bibl.: G. Tröscher, C. M. von Worms, Friburgo in B. 1927; S. Meller, Die Bronzestatuetten der deutschen Renaissance, Monaco 1928; E. F. Bange, Die Kleinplastik der deutschen Renaissance in Holz und Stein, Monaco 1928; D. Stern, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.