consequente
. Derivato dal latino scolastico, col valore di sostantivo, indica nella struttura del sillogismo " un anello di una catena logica ", " ciò che in un ragionamento segue a una premessa (‛ antecedente ') dalla quale deriva ": Cv IV XII 12 Potrebbe dire alcuno calunniatore de la veritade che se, per crescere desiderio acquistando, le ricchezze sono imperfette e però vili, che per questa ragione sia imperfetta e vile la scienza, ne l'acquisto de la quale sempre cresce lo desiderio di quella... Ma non è vero che la scienza sia vile per imperfezione: dunque, per la distruzione del consequente, lo crescere desiderio non è cagione di viltade a le ricchezze.
La locuzione avverbiale ‛ per c. ' è nel senso di " per conseguenza ", " conseguentemente ": Cv I VII 4 Ciascuna cosa che da perverso ordine procede è laboriosa, e per consequente è amara e non dolce; VI 10, VII 7 e 10, VIII 8 e 15, II III 15, III XIV 14 (due volte), IV IX 3.