considerazione
. Nel nesso ‛ fare c. ' equivale a " considerare " (v.), nel senso di " por mente a ", in Cv II XIII 7 A che è mestiere fare considerazione sovra una comparazione. In II XIII 16 li loro subietti sono tutti sotto alcuno numero considerati, e ne le considerazioni di quelli sempre con numero si procede, in XIII 17 e III IV 11, significa invece l'atto del considerare in senso speculativo (cfr. IV XXII 11); mentre in III I 12 avere si può considerazione de la sua virtude, e IV 9, significa piuttosto l'effetto di siffatto considerare; acquista un valore più chiaramente oggettivo in III XII 3 lo quale ne la mia mente informava continue, nuove e altissime considerazioni di questa donna.